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Cosenza, il Como affonda Caserta. Il tecnico rischia di nuovo (1-2)

La qualità di Cutrone e Verdi decisiva nel ribaltare il vantaggio iniziale firmato da Tutino. I playout ora distano appena un punto, inevitabili riflessioni sull'allenatore

Cosenza, il Como affonda Caserta. Il tecnico rischia di nuovo (1-2)

Quarta sconfitta nelle ultime sei partite, con in mezzo due scialbi 0-0. E’ il riassunto di Cosenza-Como, decisa dalle giocate di uno strepitoso Cutrone e dalla classe di Verdi che hanno ribaltato l’illusorio vantaggio firmato da Gennaro Tutino sotto la Curva Bergamini. Caserta torna inevitabilmente sulla graticola perché adesso c’è la pausa di campionato, sosta che darebbe ad un nuovo tecnico la possibilità di conoscere il gruppo e lavorare adeguatamente in vista della ripresa di gennaio.

Ciò che preoccupa di più non è tanto il crollo verticale dei rossoblù dopo la consueta mezzora, ma il fatto che la zona playout dista soltanto una lunghezza. Contingenza, questa, che necessita di un’ulteriore riflessione in vista del calciomercato. Toccherà al ds Gemmi, che non aveva per nulla blindato Caserta, determinarsi con il presidente Guarascio. Sullo sfondo, il nome di Fabio Liverani.

Caserta con il 3-5-2, la sblocca Tutino

Il 3-5-2 è il modulo con cui Caserta ha deciso (senza esito) di lasciarsi alle spalle la crisi. Rispetto a Bari il centrocampo è completamente nuovo a causa dei provvedimenti del Giudice Sportivo che hanno interessato Florenzi e Praszelik. Gioca Calò vertice basso, Viviani e Voca fungono da interni. Sulla prima linea la coppia è formata da Tutino e Mazzocchi. Cassetti, allenatore dei lariani in attesa che il club risolva la pratica Fabregas, è senza Da Cunha e Curto squalificati, oltre a Ioannou, Kone e Kerrigan infortunati. Rientra Barba in difesa, in attacco c’è Verdi alle spalle di Gabrielloni e Cutrone.

I venti, lunghissimi, minuti di studio vengono rotti dalla rete di Tutino. E’ il 23’ quando un break di Viviani su Verdi innesca la verticalizzazione di Voca per lo scugnizzo napoletano che, sulla linea del fuorigioco, scappa via ad Odenthal e Barba e buca Semper realizzando il suo quinto gol stagionale. La risposta del Como è immediata, ma Micai è super su Cutrone che da due passi aveva raccolto un assist al bacio di Sala. La parata, di fatto, vale quel gol che però non riesce ad evitare al 39’ quando l’ex centravanti della Fiorentina lo fulmina dopo un’imbucata di Bellemo. Nell’occasione, da rivedere la fase di non possesso dei padroni di casa.

Verdi la ribalta, che gol

Il Como nella ripresa passa al 3-4-3. La mossa è giusta, perché gli ospiti ribaltano il risultato dopo appena cinque giri d’orologio. Cutrone lancia lungo per Verdi, il fantasista con un aggancio pieno di qualità aggira Martino e fa secco il pipelet dei Lupi. Caserta chiede ai suoi di alzare il baricentro nel tentativo di trovare il pareggio ed inserisce Forte per Mazzocchi. Il Var revoca un rigore assegnato al solito Tutino, poi si fa male Martino ed entra Marras. Il Cosenza muta pelle ed indossa l’abito del 4-2-3-1, ma rischia tutto alla mezzora. Nel primo caso è ancora Micai a tenere a galla i suoi su un destro di Chaja, nel frattempo subentrato a Gabrielloni. Poi Mustapha a porta vuota calcia alto un assist al bacio di Cutrone. Tutino e compagni non mordono e rischiano nel finale di incassare il tris. Il girone di andata va in archivio, non come il pubblico avrebbe voluto.

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