giovedì,Maggio 16 2024

La lettera | Così all’ospedale di Cosenza mi hanno salvato la vita

Un lettore ci racconta di come i medici del nosocomio bruzio siano riusciti ad evitare il peggio

La lettera | Così all’ospedale di Cosenza mi hanno salvato la vita

Buongiorno, un titolo che la dice lunga… ma è sempre bene non fare “di tutta l’erba un fascio”… Vorrei raccontare la mia esperienza vissuta all’Ospedale Civile “SS. Annunziata” di Cosenza. Il 21 febbraio ca, sono stato trasportato al pronto soccorso in condizioni abbastanza gravi; il personale medico, constatate le mie condizioni immediatamente procedeva con analisi e diagnostica per comprendere le cause del mio malessere; man mano che passavano le ore, le mie condizioni andavano sempre ad aggravarsi; infatti, alcuni valori ematici non permettevano di procedere con alcuni accertamenti quali la T.A.C. con il mezzo di contrasto; trascorsa la prima notte al pronto soccorso, fortunatamente in un letto dentro una stanza, la dottoressa di turno, constatato l’aggravarsi delle mie condizioni, previo consulto con altri colleghi della struttura, procedeva al mio trasferimento presso il reparto di chirurgia d’urgenza dove venivano effettuati gli accertamenti fino a quel momento sconsigliati in quanto pericolosi in virtù dei valori ematici sempre più critici; il 23 febbraio, si procedeva con un intervento chirurgico atto ad eliminare l’occlusione intestinale generata da un calcolo; già dal giorno successivo all’intervento, le mie condizioni cominciavano a migliorare rapidamente, con i valori ematici che rientravano nella norma. Di fatto mi avevano salvato la vita…

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Ebbene, ci tenevo a rendere pubblica la mia esperienza perché, in un momento in cui la sanità e soprattutto la classe medica viene troppo spesso demonizzata, è giusto che si parli anche delle eccellenze, della professionalità e dell’umanità di molti professionisti che operano nel nostro Ospedale dell’Annunziata. A tal proposito vorrei esprimere un ringraziamento di cuore alla Dott.ssa Ketty Sinopoli del pronto soccorso, al Dott. Pietro Ajello primario del reparto chirurgia d’urgenza ed il suo staff, Dott.sse Jiuana Riitano, Natalia Spadafora, Elisabetta Bonaiuto, i Dott.ri Roberto Perri, Vincenzo Tiesi, Elvis Pardo, la caposala Milena Viteritti, gli infermieri Virginia Aiello, Rosetta Altomare, Barbara Baffa Scirocco, Romualdo Calderaro, Rocco Carbone, Silvia De Rose, Gilda Morelli, Alessandra Nicotera, Tiziana Tamiro, Flavia Vernioli, Vittoria Capobianco, gli 0.S.S. Francesco Benedetto, Giuseppe Cristaldi, Nunzio Parrotta, Marilena Sacco, Emanuele Santelli, Salvatore Urso. Ringrazio inoltre i “fratelli” ed i miei familiari per la loro “determinante presenza” al mio amico Dott. Giuseppe Talarico. Un particolare ringraziamento a mia figlia Katerina per la grande forza che mi ha trasmesso. Insomma, GRAZIE PER LA VITA…

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