domenica,Maggio 19 2024

Depurazione a Rende, la Cgil: «A Coda di Volpe si licenzia senza motivo»

Negli ultimi anni le maestranze sono scese di venti unità e il sindacato se la prende con la ditta che gestisce l'impianto

Depurazione a Rende, la Cgil: «A Coda di Volpe si licenzia senza motivo»

La Cgil di Cosenza si scaglia contro l’azienda Kratos, quella che gestisce l’impianto di depurazione di Coda di Volpe, a Rende, rea a suo dire di «licenziare senza motivazioni oggettive, mortificando le maestranze». Stando ai calcoli operati dal sindaco, i lavoratori in servizio sono solo diciassette, a fronte dei trentasette passati con Kratos dopo il cambio societario di alcuni anni fa.

All’appello, dunque, mancano venti unità lavorative e l’epilogo, secondo la Cgil, trova questa spiegazione: «Licenziamenti e pensionamenti hanno ridotto al minimo la forza lavoro in carica. Si umiliano i lavoratori nel silenzio dei comuni consorziati. Perché tanto menefreghismo? Perché tanta arroganza e prepotenza?».

I sindacalisti ritengono che la Kratos, che gestisce un appalto pubblico, abbia assunto «impegni che sta disattendendo» e si augurano che sia dal consorzio Valle Crati che dai sindaci dei Comuni interessati, giunga «una presa di posizione forte affinché questi lavoratori vengano immediatamente reintegrati».

«Continueremo ad incalzare la società e i Comuni perché quello che sta succedendo va attenzionato e denunciato con forza. Perché vengono esternalizzati i servizi? Perché non è partita la gara dei 35 milioni di euro? Perché non si va mai all’impianto a capirne lo stato dell’arte? Ci aspettiamo un rimbalzo di responsabilità che non servirà a nessuno».