domenica,Maggio 19 2024

Ospedale Mariano Santo di Cosenza, inaugurata la banca della parrucca | VIDEO

Si tratta del primo presidio del genere attivato nel Mezzogiorno d’Italia. Chiunque potrà accedere a queste protesi in comodato gratuito

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Sarà l’Associazione Oncomed, presieduta da Francesca Caruso, a gestire la banca della parrucca, inaugurata nell’unità di oncologia del Mariano Santo di Cosenza. Si tratta del primo presidio del genere attivato nel Mezzogiorno d’Italia. L’iniziativa rientra nell’ambito dei percorsi di umanizzazione delle cure. L’alopecia è tra gli effetti collaterali più comuni dei trattamenti di chemioterapia. Per le donne, la nudità del capo, è un inestetismo che genera sofferenza aggiuntiva rispetto alla stessa malattia.

Perché i capelli sono un simbolo di seduzione, veicolo di un linguaggio non verbale. Inoltre le parrucche sono pure molto costose e non a tutti accessibili. Con la banca della parrucca invece, chiunque potrà accedere a queste protesi in comodato gratuito. La novità è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa, moderata da Elly Sirianni, alla quale sono intervenuti Luigi Marafioti, direttore della radioterapia oncologica, Carlo Capalbo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia, e poi Giusy Giambertone, presidente dell’Associazione Tricostarc, partner dell’iniziativa insieme alla Fondazione Prometeus. Zaynab, una giovane paziente tunisina, è stata la prima a fruire della opportunità: «È una sensazione che non riesco a descrivere – dice al nostro network sorridendo, dopo essersi osservata allo specchio – Prima della malattia io portavo i capelli proprio con il taglio di questa parrucca. Non riuscivo più a ricordare la mia immagine, adesso ho ritrovato me stessa e sono molto contenta».

Recentemente, il Consiglio regionale della Calabria si è dotato di una norma per erogare un contributo di 300 euro per l’acquisto di queste protesi: «Così si combatte anche la fragilità economica» ha affermato la presidente di Tricostarc, Giusy Giambertone, ricordando che nei prossimi giorni, parteciperà a Paola ad una iniziativa con la proponente della legge, la consigliera Luciana De Francesco, per renderne noti i contenuti: «Una novità di rilievo che sarà illustrata nell’auditorium del comune di Paola. L’oncologia di Cosenza – ha aggiunto Giusy Giambertone – si è rivelata una eccellenza dove il diritto alla bellezza delle donne ha trovato ampio spazio nei percorsi di cura. Questo ci riempie di gioia».

L’Associazione Oncomed sarà il punto di riferimento all’interno del reparto: «Le pazienti potranno contattarci telefonicamente o venire allo sportello informativo presente nelle corsie del Mariano Santo. Affiancheremo le donne anche nella scelta della parrucca più adeguata alle loro esigenze. È una iniziativa dal valore importante, anche perché si tratta di presidi particolarmente costosi. Adesso invece potremo garantirne a tutti la piena accessibilità». Rivolgendosi all’Associazione Oncomed è possibile anche donare i propri capelli.

La lunghezza minima richiesta è di 40 centimetri. L’oncologia di Cosenza, poi, si è attrezzata anche per mitigare l’insorgenza dell’alopecia: «Abbiamo la disponibilità di caschi refrigeranti – dice Carlo Capalbo, direttore dell’Unità operativa – In più abbiamo allestito un gruppo di medici ed infermieri formati nel settore onco-dermatologico, in grado di assicurare la migliore assistenza». Nei contributi video l’intervista a Francesca Caruso e quella al primario Carlo Capalbo, entrato in servizio nello scorso mese di gennaio e che traccia un primissimo resoconto della sua esperienza in riva al Crati.