Una poltrona per due fratelli, a Diamante la sfida dei Pascale
Sfida tutta in famiglia per diventare il prossimo sindaco della cittadina, ad Achille Ordine il ruolo di terzo incomodo
Alla fine è accaduto. Marcello Pascale e Giuseppe Pascale, detto Pino, si scontreranno alle urne da diretti rivali per una poltrona da sindaco nella città di Diamante. E non ci sarebbe niente di strano se non fosse che i due sono fratelli. Proprio così. Il primo, medico chirurgo e attuale consigliere di minoranza, e il secondo, imprenditore nel settore turistico e attuale vicesindaco, sono entrambi a capo delle rispettive liste, “LiberaMente” e “Uniti per tutti“. La notizia può sembrare alquanto bizzarra, ma non a queste latitudini, dove lo scontro politico tra i due consanguinei è ormai un fatto acclarato e ha origini remote.
La elezioni comunali del 2019
La rivalità politica tra Marcello e Pino Pascale ha inizio nel 2019. All’epoca il medico manifestò le sue intenzioni a candidarsi alla carica di sindaco nell’era post Gaetano Sollazzo e si presentò agli elettori con la lista “Diamante e Cirella #siamovoi“, con tanto di hashtag per sottolineare la declinazione moderna della forma mentis politica. Il suo sfidante, all’epoca, era Ernesto Caselli, amatissimo ex sindaco, che si era messo in testa di traghettare la città dei murales nel futuro. Ma una tragedia interruppe bruscamente la campagna elettorale. Caselli, a pochi giorni dalle elezioni, fu ritrovato privo di vita sul divano di casa sua, probabilmente stroncato da un infarto. Diamante fu travolta da un uragano di dispiacere e di dolore, che attraversò anche gli animi degli sfidanti. Le elezioni, dunque, furono rimandate di qualche settimana. Inaspettatamente, Pascale si ritrovò come avversario un altro ex sindaco e pezzo da 90, Ernesto Magorno, all’epoca già senatore renziano a Palazzo Madama. A rendere ancora più difficile la vita al medico chirurgo, ci fu poi un altro Pascale, Giuseppe detto Pino, suo fratello, che si candidò alla carica di consigliere comunale nella liste del parlamentare. La notizia suscitò sgomento e ilarità e in molti si chiesero se tra i due ci fossero questioni personali dietro a tale scelta, ma la circostanza non fu mai rivelata. La campagna elettorale fu spinosa, certamente, ma dai toni accettabili, dall’uno e dall’altro palco. Nessuno dei due attaccò l’altro sul piano personale e il mistero continuò a tenere banco a lungo. Risultato: Magorno fu eletto sindaco centrando la vittoria con 1.888 voti contro i 1.575 del suo avversario, mentre Pino Pascale agguantò 353 preferenze, risultando terzo classificato in lista, ma all’atto della consegna delle deleghe ottenne la nomina di vicesindaco.
La nuova tornata elettorale
Dopo cinque anni di vita politica, seduti in consiglio comunale uno di fronte all’altro e spesso divisi e agguerriti sui temi riguardanti la città, Marcello e Pino Pascale si sono ripresentati all’elettorato, ma stavolta da diretti avversari. L’imprenditore ha raccolto l’eredità di Magorno, il quale, in un recente comizio pubblico, ha detto definitivamente addio al mondo delle istituzioni. Stavolta, però, la cittadinanza era ben preparata a quello che sarebbe successo e la notizia non ha destato solo tanta curiosità. Ma a rubare la scena ai due fratelli ci ha pensato un terzo incomodo, che è entrato a gamba tesa nella disputa familiare: Achille Ordine, capolista di “Nuova era“. Per lui si tratta della prima candidatura alla carica di sindaco della città di Diamante ma, a giudicare dalla composizione della lista, non ha nessuna intenzione di rendere la vita facile ai due fratelli. In questo momento a Diamante, nei vicoli e nei palazzi, c’è una sola certezza: il verdetto delle urne è ancora tutto da scrivere.