lunedì,Giugno 17 2024

Tutino: «Un onore essere qui. Il Cosenza è al primo posto nella mia testa»

Le parole del bomber del Cosenza a "Palazzo dei Bruzi": «La cosa di cui sono più contento è aver riportato tantissimi bambini allo stadio».

Tutino: «Un onore essere qui. Il Cosenza è al primo posto nella mia testa»

Dopo il Sindaco Franz Caruso ed il Presidente del Cosenza Eugenio Guarascio, ha parlato anche Gennaro Tutino. L’attaccante napoletano, visibilmente emozionato, ha ritirato a “Palazzo dei Bruzi” il “Sigillo della città” di Cosenza ed ha spiegato anche quella che è la sua idea per il futuro.

Le parole di Tutino

«Vorrei ringraziare tutti e per me è un onore essere qua. La cosa di cui sono più contento è aver riportato tantissimi bambini allo stadio di Cosenza che si sono innamorati dei rossoblù. È questa la cosa che mi rende più orgoglioso di qualsiasi record o gol. Sapete tutti come sono legato alla città e il Cosenza è al primo posto nella mia testa e della mia famiglia. C’è da parlare anche con un’altra squadra

L’intervista dell’attaccante

Tutino poi si è fermato a parlare con i cronisti ed ha ampliato il suo discorso. «Un onore ricevere questo riconoscimento. E’ stata una giornata molto emozionante. Tutti mi chiedono di restare e per me il Cosenza è al primo posto. Il Presidente ha il coltello dalla parte del manico. E’ inutile dire quanto io ci tenga ed abbia senza di appartenenza. C’è solo da aspettare. Il record di gol è una cosa importante ma fa parte dell’aspetto tecnico. Vedere invece essere riusciti, insieme ai miei compagni, a portare allo stadio tutti questi bambini è la cosa che mi rende più orgoglioso. Loro – spiega Tutino – saranno i tifosi del futuro. La Serie A è il sogno di chiunque faccia questo sport. Ci sono delle valutazioni da fare anche con il mio procuratore. Chiamate dalla massima serie? Sono tornato ieri dalle vacanze e non so davvero niente. Mi manca vincere il derby contro il Catanzaro perché so quanto ci tiene la piazza. Ma vorrei a sottolineare quello di importante che abbiamo fatto raggiungendo la salvezza. Ogni anno vanno giù squadre di un certo valore. Mai nulla dev’essere scontato»