sabato,Maggio 18 2024

Cosenza-Verona, Guarascio non molla. Ufficiale il ricorso al Coni

Il Cosenza ha deciso di andare fino in fondo ed ha dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Obiettivo (ri)giocare la gara col Verona. Il Collegio di Garanzia del Coni ha ricevuto il ricorso presentato dal Cosenza contro l’Hellas Verona per l’annullamento e/o la riforma della decisione della

Cosenza-Verona, Guarascio non molla. Ufficiale il ricorso al Coni

Il Cosenza ha deciso di andare fino in fondo ed ha dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Obiettivo (ri)giocare la gara col Verona.

Il Collegio di Garanzia del Coni ha ricevuto il ricorso presentato dal Cosenza contro l’Hellas Verona per l’annullamento e/o la riforma della decisione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale – Sezioni Unite – della Federazione Italiana Giuoco Calcio del 6 novembre 2018. La decisione ha confermato la sentenza del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B del 14 settembre 2018, che aveva inflitto la sanzione della perdita a tavolino della partita Cosenza-Verona dell’1 settembre 2018 con il punteggio di 0-3 in favore dell’Hellas Verona. Oltre a ciò fu comminata l’ammenda di € 3.000,00 con diffida, in applicazione degli artt. 17, comma 1, e 1bis, CGS, a causa della mancata disputa della suddetta gara per via dell’impraticabilità del campo di gioco dei padroni di casa.

La volontà di Guarascio

E’ stato il presidente Guarascio a dare mandato ulteriore agli avvocati Chiacchio e Roseti di cercare di far valere le ragioni del Cosenza dinanzi al Coni. La società, infatti, chiede al Collegio di Garanzia di annullare e/o riformare la decisione impugnata e, per l’effetto, di disporre la ripetizione della predetta gara col Verona. Quel giorno, a detta del club di Via degli Stadi, si susseguirono eventi non direttamente riconducibili alla società.

La tesi difensiva

Il Cosenza, in appello, si affidò a 5 motivi di reclamo, consistenti essenzialmente. Il primo riguardava la violazione, da parte del direttore di gara, della regola 1 del Regolamento del gioco del calcio, in punto “terreno di gioco”. Il  secondo entrava nel merito del sostanziale travisamento, da parte del Giudice Sportivo, della documentazione posta a base della decisione impugnata. Il terzo verteva sulla omessa valutazione della eccezionalità, straordinarietà ed imprevedibilità dell’evento, con conseguenza assenza di responsabilità in capo ad essa società. Il quarto puntava sull’omessa valutazione di precedenti giurisprudenziali in materia. Il quinto, infine, poggiava sul legittimo affidamento che essa Cosenza Calcio avrebbe riposto nella tempestiva esecuzione dei lavori da parte del Comune di Cosenza. Nessuno dei cinque punti fu ritenuto degno di considerazione e il Verona si vide confermata la vittoria. Adesso, pertanto, la parola passerà al Coni.

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