lunedì,Aprile 29 2024

Un Decameròn social per “sfidare” la quarantena. L’idea di Giusy Panico

Giusy Panico ha 26 anni ed è di Marano Marchesato. Da quando Giuseppe Conte ha annunciato la zona rossa per tutta la Penisola, Giusy ha deciso di riempire la sua vita e quella degli altri con delle dirette su Facebook. Ma non sono le solite live: nelle sue dirette, la giovane cosentina ha deciso di leggere

Un Decameròn social per “sfidare” la quarantena. L’idea di Giusy Panico

Giusy Panico ha 26 anni ed è di Marano Marchesato. Da quando Giuseppe Conte ha annunciato la zona rossa per tutta la Penisola, Giusy ha deciso di riempire la sua vita e quella degli altri con delle dirette su Facebook. Ma non sono le solite live: nelle sue dirette, la giovane cosentina ha deciso di leggere e commentare alcune pietre miliari della letteratura internazionale. «Quando ho sentito della quarantena la prima cosa che ho avuto in testa è stata il Decameròn, ho pensato subito di fuggire nelle campagne con altri nove amici (ride, ndr). Realisticamente, invece, ho pensato che non ci fosse niente di meglio che leggere e condividere».

Il Decameròn (social) di Boccaccio

E il primo libro, ovviamente, è stata l’opera di Boccaccio: «All’inizio, in realtà, la mia intenzione era quella di fare gran parte delle novelle del Decameròn, un paio per ogni giorno della quarantena. Poi – ci racconta Giusy – mi sono resa conto che, durante la diretta, mi hanno scritto un sacco di persone proponendomi diversi libri, da Il Signore degli anelli con sottofondo musicale a Camilleri». Da lì, il cambio di programma: «Ho dato la possibilità alla gente che mi segue di scegliere. Certo qualche tipo di libro è un po’ pesante o con argomentazioni difficili, mentre su una diretta Facebook si deve chiacchierare e discorrere. Quindi si sceglie tutti insieme».

Il pubblico apprezza e commenta

Le dirette proposte da Giusy sono un successo, per sua stessa ammissione, inaspettato: «Non faccio un grande utilizzo dei social, infatti all’inizio non sapevo neanche come fare. Poi sempre più persone si sono appassionate e questa cosa, senza dubbio, mi ha fatto piacere, ma non lo dico egoisticamente: in un periodo come questo – continua – c’è bisogno di condividere cose belle. Io uso Facebook principalmente per trasmettere delle perle di cultura, magari condividendo dei post di pagine con curiosità storiche, scientifiche o simili. Il social è un grandissimo vettore perché spesso viene utilizzato per attrarre attenzione e per mostrarsi, non per dare al mondo qualcosa di concreto».

E Giusy non ha intenzione di fermarsi, neanche in caso di proroga della quarantena. Anzi, ci sono in serbo delle novità: «Nella giornata di sabato faremo un doppio appuntamento: la lettura alle 17.30 e il dj set dei miei amici subito dopo e questa cosa vorrebbe andare oltre. Il contatto col mondo non va perso, neanche in queste occasioni».