giovedì,Marzo 28 2024

Mutui sospesi, ma non gli affitti: ecco cosa succede tra Cosenza e Rende

Mentre è stato previsto lo stop al pagamento dei mutui per 6, 12 o 18 mesi, nulla è stato deciso sugli affitti. Ma c’è uno strumento che, in questo momento difficile per tutte le famiglie italiane, potrebbe immediatamente dare respiro a quanti mensilmente non hanno acceso mutuo ma hanno un canone di affitto da pagare.  Parliamo

Mutui sospesi, ma non gli affitti: ecco cosa succede tra Cosenza e Rende

Mentre è stato previsto lo stop al pagamento dei mutui per 6, 12 o 18 mesi, nulla è stato deciso sugli affitti. Ma c’è uno strumento che, in questo momento difficile per tutte le famiglie italiane, potrebbe immediatamente dare respiro a quanti mensilmente non hanno acceso mutuo ma hanno un canone di affitto da pagare. 

Parliamo dei “contributi per il canone di locazione”. Si tratta di uno strumento che esiste già da anni, introdotto anche nella Legge di Bilancio 2020 per il quale sono stati stanziati 190 milioni di euro. La legge 09/12/1998 n. 431 recita: «Presso il Ministero dei lavori pubblici è istituito il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, la cui dotazione annua è determinata dalla legge finanziaria, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni».

Affitti, i soldi arrivano ai Comuni: la posizione di Cosenza e Rende

Dal Ministero il denaro arriva direttamente ai Comuni che procedono, dopo un apposito bando, a redigere una graduatoria tra gli aventi diritto. Le famiglie che vi accedono presentano il proprio modello Isee, e se rientrano nei parametri, hanno diritto alla somma che viene erogata direttamente sui loro Iban. Per alcuni anni, il contributo è stato erogato dai Comuni fino a ricevere uno stop dal 2016 per mancanza di fondi. Alla luce delle vicende legate al diffondersi del Coronavirus, questo strumento potrebbe aiutare, e molto, quanti in questo momento sono affanno e preoccupati di non riuscire a far fronte alle spese di locazione mensili. 

Il dirigente del Welfare del Comune di Cosenza, Agostino Rosselli, spiega come siano ancora in corso controlli per evitare che qualcuno percepisca, senza averne diritto, la somma stanziata: «Al momento risultano 180 le famiglie di Cosenza che dovrebbero rientrare nei parametri, ma stimo siano molte di meno perché ci sono situazioni che nel frattempo potrebbero essere cambiate. Parlo del reddito di cittadinanza, chi lo percepisce non deve avere diritto anche all’agevolazione del fitto casa. Per questo motivo sono in corso controlli da parte dell’Inps e, se serviranno, anche della Guardia di Finanza per stabilire con certezza chi davvero ha bisogno e chi no, ma ci vuole tempo».

Anche dal Comune di Rende informano di non aver avuto ancora alcuna comunicazione, da parte della Regione, sull’iniezione di liquidi per poter pagare quanti, ammessi in graduatoria, aspettano questi fondi. A risolvere la questione sarà il dipartimento Lavori Pubblici regionali (diretto dal dg Domenico Pallaria), che è quello che si occupa della gestione dei contributi fitto casa. 

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