giovedì,Marzo 28 2024

A Castrovillari nasce Piazza Cosimo Vigna

Dopo l’anticipazione dei media, per l’avvio della procedura, assunta dalla municipalità del capoluogo del Pollino, questa mattina l’intitolazioneal docente e giornalista Cosimo Vigna,  con la scopertura della targa, da parte del Sindaco, Domenico Lo Polito, per conto dell’Amministrazione comunale di Castrovillari,-presenti, oltre i familiari,  i colleghi del Circolo della Stampa Pollino- Sibaritide, con il presidente

A Castrovillari nasce Piazza Cosimo Vigna

Dopo l’anticipazione dei media, per l’avvio della procedura, assunta dalla municipalità del capoluogo del Pollino, questa mattina l’intitolazioneal docente e giornalista Cosimo Vigna,  con la scopertura della targa, da parte del Sindaco, Domenico Lo Polito, per conto dell’Amministrazione comunale di Castrovillari,-presenti, oltre i familiari,  i colleghi del Circolo della Stampa Pollino- Sibaritide, con il presidente Mario Alvaro che ha portato saluto del presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, ed il presidente dei Lions, Luigi Postorivo, che hanno ricordato diffusamente l’Uomo e  la Tensione che lo animavano-, della piazza adiacente alla chiesetta dei SS. Medici, tanto cara allo storico corrispondente della Gazzetta del Sud, scomparso il 16 luglio del 2008 a 75 anni.

Era nato a Panama il 24 aprile del 1933 da emigrati in America e ritornò nel capoluogo del Pollino quando aveva tre anni.

Un “Signore”, di fatto, oltre ad essere stato tanto altro ancora, e, soprattutto, decano dei Giornalisti della Zona, nonché proprio vice presidente del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide”oltre che socio fondatoredello stesso per quel Suo sogno, insieme con altri,a voler vedere uniti, sin nelle coscienze, Donne e Uomini del Comprensorio, certo che “insieme”si sarebbe potuto fare tanto per lo sviluppo e la crescita diffusa, bisognosi di connotazioni da contemperare. Un Cuore Impavido, insomma, riconosciutoe premiato ancheper il suo sguardo attento sulla realtà rappresentato pure da tanti suoi versi di poesiaredatti con tenera dedizione e trasporto.

Lo si ricorda anche per la determinazione e professionalità che profondeva, con passione, nell’attività di docente quanto in quella legata al mondo dell’informazione e all’associazionismo (fu socio fondatore e presidente del Lions nonchè governatore dello stesso service per Calabria e Sicilia, riconosciuti in un’apposita targa scoperta lì vicino dal Club), per non parlare dello sport, tra calcio e motori, e della grande devozione per la famiglia nonché per ciò che lo suscitava e guidava nell’esistenza comelo era per lui il“Senso Religioso”. La piccola Chiesetta di famiglia, dedicata ai “SS. Medici” costruita nel1935 dal padre, e custodita amorosamente, è una traccia eloquente ed indelebile della particolarità del suo Essere all’opera e mettersi a servizio del bene comune, e qui’, nello specifico, coinvolgendole Diocesi di Cassano allo Jonio e Lungro per fare in modo che in quel “tempietto” si tenessero funzioni pure in rito Greco- Bizantino come condiviso con amici arbereshe (italoalbanesi) per celebrare questa liturgia in città.

Cos’altro dire del compianto giornalista Vigna se non che ha affermato, con il proprio impegno, accompagnato da discrezione ed umiltà, oltre che da una buona dose di semplicità, consegnata come eredità etica, l’importanza di rapportarsi con gli altri, sempre con rispetto e senso di responsabilità, dissentendo- per forte convinzione- sull’apparire per ostentare o sulla visibilità per sottolineare protagonismi inutili, essenza di quella “rotta umana” che prediligeva ed imprimeva, in ogni dove, per dare il vero senso di marcia alla sua esistenzache percepiva bisognosa di saper guardare all’Altro.

Ecco perché ha dichiarato, tra l’altro, il Sindaco, Domenico Lo Polito, nella manifestazionel’importanza di rendere onore ad un figlio indimenticabile ed illustre della Città, espressione di Appartenenza come d’Identità edi quell’Anima che caratterizza la nostra gentela quale rilanciacontinuamente nella Storia, a testimonianza delle tante capacità presenti, Umanità straordinarie: quelle che poi danno Vita di fatto, sempre, a coesioni partecipate di cui oggi anche laRipresa necessita.”

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