domenica,Maggio 19 2024

Covid a Cosenza, in Rianimazione solo no vax. Sempre più giovani i ricoverati

Secondo fonti interne all'ospedale in gravi condizioni si trovano persone scoperte dallo scudo vaccinale o chi si trova a convivere con patologie pregresse

Covid a Cosenza, in Rianimazione solo no vax. Sempre più giovani i ricoverati

Il Covid, al netto delle notizie fumose (è ancora presto) sulle conseguenze della variante Omicron ancora tutte da studiare, avanza. Il virus guadagna metri, approfittando dei primi freddi e dello scetticismo di una percentuale della popolazione che di vaccinarsi proprio non ne vuole sapere. Ma il numero dei ricoveri, che rappresentano il semaforo della gravità della situazione nelle città, parla chiaro: la situazione rischia di degenerare e se non si corre ai ripari ci troveremo punto e a capo a dover chiudere reparti per convertirli in spazi Covid.

In Rianimazione solo no vax

Dei ricoverati all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza nel reparto di Terapia intensiva sei su sei, quindi il 100% del totale, sono non vaccinati. Degli altri, affetti da Covid e che si trovano in altri reparti diversi dalla Rianimazione, una parte è vaccinata ma conviveva già con altre patologie che il virus ha aggravato. In Pneumologia ci sono, ad esempio, 18 pazienti ricoverati: 10 no vax (che presentano una sintomatologia più grave) e 8 vaccinati ma con patologie pregresse.

L’età media si abbassa

Le età dei ricoveri si sono drammaticamente abbassate. Se agli albori dell’emergenza erano i più anziani a finire in un’ambulanza o attaccati a un respiratore, adesso, più passano i mesi, più sono i giovani a dover riparare in ospedale. Giovani sani, senza problemi di salute alle spalle (come un 37enne tuttora ricoverato).

I dati parlano chiaro: lo scudo del vaccino funziona, ecco perché si sta spingendo al massimo sulla campagna delle terze dosi ma anche delle prime, per persuadere chi ancora è recalcitrante, a sottoporsi all’inoculazione e scampare al rischio di finire in Terapia intensiva.