domenica,Maggio 19 2024

Tentato omicidio a Cosenza, tre indagati fanno scena muta. Il quarto è irreperibile

Oggi si sono svolti gli interrogatori di garanzia, ma i ragazzi sentiti dal gip hanno deciso di non rispondere alle sue domande. Voltasio intanto è irreperibile

Tentato omicidio a Cosenza, tre indagati fanno scena muta. Il quarto è irreperibile

Si sono conclusi nella mattinata del 14 aprile 2022 gli interrogatori di garanzia sul tentato omicidio avvenuto a Cosenza tra il 3 e 4 dicembre del 2021, nei pressi di viale Giacomo Mancini. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Mariangela D’Andrea, è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Cosenza, i quali hanno individuato quattro presunti partecipanti all’evento delittuoso, raggiunti il 9 aprile scorso da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Cosenza Salvatore Carpino. Proprio il giudice cautelare tra lunedì e giovedì scorso ha interrogato tre dei quattro indagati. Questo perché uno di essi, Mirko Mattia Voltasio, è al momento irreperibile e i militari dell’Arma attendono di notificargli l’ordinanza cautelare in carcere. (QUI IL VIDEO)

I tre indagati sentiti dal gip di Cosenza, si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. A partire da Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci), attualmente nella casa circondariale di via Popilia, per finire ad Amedeo Lipari e Alex Pasquale Simone, gli ultimi due agli arresti domiciliari. Nessuno quindi ha inteso rispondere alle domande del giudice Salvatore Carpino. Tuttavia, gli avvocati difensori di Lipari e Simone, vale a dire i legali Eugenio Naccarato, Francesco Trombetta e Francesco Boccia, hanno chiesto una misura cautelare meno afflittiva.

Tentato omicidio a Cosenza, tante cose da chiarire

Le indagini sul fatto di sangue commesso a Cosenza nel dicembre scorso sono durate oltre tre mesi, nel corso dei quali i carabinieri di Cosenza, hanno raccolto diverse testimonianze, soprattutto quelle due vittime – una attinta da colpi d’arma da fuoco alla mano e alla gamba e l’altra, secondo l’accusa, malmenata da Lipari e Simone – che hanno dato la loro versione rispetto a quanto successo tra il 3 e 4 dicembre 2021.

La discussione tra una delle due vittime, Carpino e Voltasio, sarebbe avvenuta fuori dal locale. Non sarebbe durata molto e dopo pochi istanti i passanti avrebbero udito il colpo di pistola. Chi ha sparato è ancora tutto da chiarire, in quanto la vittima ha riferito che entrambi gli indagati avrebbero avuto nella loro disponibilità un’arma e in ambedue i casi sarebbe riuscito ad evitare di essere ferito alla pancia. Per questo motivo il proiettile sarebbe passato dalla mano alla coscia. Dettagli che, nella fase delle indagini preliminari, hanno permesso ai carabinieri di giungere a una (temporanea) conclusione investigativa.

Tentato omicidio a Cosenza, contestato anche il concorso anomalo

I video raccolti dai militari dell’Arma inoltre non immortalerebbero le fasi dirette del ferimento di una delle due vittime, ma solo il passaggio verso la zona in cui poi è stato commesso il fatto dei quattro indagati. I due ragazzi ai domiciliari, sempre secondo la procura di Cosenza, avrebbero aggredito e picchiato l’altro uomo, a cui sarebbe stato impedito, a dire dei carabinieri, di difendere il suo amico accerchiato da Carpino e Voltasio.

Tutto ciò ha portato i magistrati cosentini ad accusare Carpino e Voltasio del reato di tentato omicidio, e Lipari e Simone di concorso anomalo in tentato omicidio, avendo aiutato indirettamente gli altri due a commettere il reato pur senza aver preso parte fattivamente alla vicenda. Argomenti, quelli contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare, che saranno certamente oggetto di controversie giuridiche, in quanto la questione presenta punti oscuri.

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