domenica,Maggio 19 2024

Presunte molestie sessuali al liceo di Castrolibero, Dalia Aly sulla preside: «Che amarezza il suo ritorno»

L'ex studentessa, le cui denunce pubbliche diedero il via alle proteste degli studenti culminate con oltre due settimane di occupazione della scuola, commenta le ultime vicende scolastiche

Presunte molestie sessuali al liceo di Castrolibero, Dalia Aly sulla preside: «Che amarezza il suo ritorno»

Dalia Aly, l’ex studentessa del Valentini-Majorana di Castrolibero le cui denunce pubbliche diedero il via alle proteste degli studenti culminate con oltre due settimane di occupazione della scuola e con una manifestazione di piazza contro le presunte molestie sessuali commesse da uno dei docenti di quell’istituto, ha commentato la notizia del ritorno al proprio della dirigente Iolanda Maletta, sostituita nelle sue funzioni da una reggente, fino allo scorso 21 giugno.

«Nel 2019 mettevo finalmente fine ad un percorso di cinque anni terribile e traumatico – ha scritto Dalia Aly sulla propria pagina Instagram – Sembra quasi ironico che, proprio in concomitanza con questa data, io venga a sapere che la preside ritorni temporaneamente a scuola in relazione alla maturità del quinto anno, la stessa preside che non ha neanche lontanamente accennato ad una falla nel suo sistema».

«A cinque mesi dalle proteste studentesche che hanno fieramente scosso tutta l’Italia, chiedendo sicurezza, comprensione, empatia ad un sistema scolastico ormai marcio, ci troviamo punto e a capo».

Il rientro al timone dell’istituto Valentini-Majorana di Iolanda Maletta, oltre che alla conclusione del periodo di malattia che aveva richiesto l’insediamento temporaneo di una reggente, è da ricondurre anche alla relazione trasmessa all’Ufficio Scolastico Regionale dagli ispettori del Ministero dell’Istruzione. I quali, al termine dell’istruttoria, hanno scritto nero su bianco che nel gestire le segnalazioni dei presunti abusi, la preside non si è macchiata di comportamenti tali da richiede l’irrogazione di sanzioni disciplinari. 

E ancora: «Caro Ministero, cara amministrazione regionale, cara amministrazione provinciale: continuate a non mancare nel deluderci. Che amarezza avere la certezza di non potersi fidare delle proprie istituzioni – ha scritto Dalia Aly – Ma come ho detto cinque mesi fa, io me le ricordo le mani su di me, me le ricordo le carezze e le battute costanti. Alcune cose non si cancellano, anche se nascoste nei più remoti angoli della terra. Per questo non è possibile – ha concluso – rimanere silenti dinanzi all’ennesimo abuso di potere».

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