martedì,Aprile 16 2024

Governo, fiducia al Senato. Meloni: «L’energia è una nostra grande priorità»

Dopo gli interventi, replica del premier e a seguire le dichiarazioni di voto: «Metteremo mano a tetto al contante». In serata la fiducia

Governo, fiducia al Senato. Meloni: «L’energia è una nostra grande priorità»

“Quando hai risorse limitate devi scegliere una strada, scegliere dove vuoi andare e poi ragionare sui provvedimenti concreti”. Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato sul voto di fiducia al governo. “Io ho fatto la scelte di disegnare l’Italia che vorremmo, dove andare e poi far calare da quella visione i provvedimenti”.

“Ho assistito in quest’Aula a un dibattito franco, rispettoso e composto” e da cui emerge “lo stato reale in cui versa l’Italia, sia negli interventi delle forze di maggioranza ma anche in quelli dell’opposizione, da questo racconto emerge una realtà, una grande operazione verità sull’Italia che ereditiamo. Un racconto forse più sincero da quello fatto in altri tempi, quando si brindava per l’abolizione della povertà in Italia”, ha detto.

“Sono stata criticata di aver, nel mio intervento, disegnato una visione, un manifesto programmatico. Hanno detto che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Senza che vi sia una visione o un manifesto programmatico, delle scelte chiare, un’idea di Italia da designare anche le risposte rischiano di non essere efficaci. Lo abbiamo visto negli anni scorsi, con governi retti da forze che avevano idee contrapposte, rivendicavano obiettivi che non stavano insieme” producendo un mancato “miglioramento delle condizioni per questa nazione” e producendo “miliardi di debito che graveranno sulle spalle dei nostri figli”.

L’energia è una nostra grande priorità: prima di cercare nuove risorse, bisogna fermare gli speculatori, ci sono cose che si possono fare a livello europeo e a livello nazionale. Continueremo a incalzare l’Europa a dare risposte comune, se non sarà l’Europa penseremo al disaccoppiamento del prezzo” di energia elettrica e gas. Meloni ha fatto riferimento quindi all'”emergenza, immediata che ci impegna: penso che occorra lavorare con puntualità per aiutare le imprese e le famiglie, recuperando le risorse dagli extraprofitti e dall’extragettito“.

Il contrasto al lavoro povero è una priorità per tutti noi. Ma bisogna capire quale è il modo migliore per farlo. Io penso che il salario minimo legale rischi di non essere una soluzione a questo problema ma piuttosto uno specchietto per le allodole perchè tutti sappiamo bene” che ci sono “contratti collettivi nazionali che hanno già dei salari minimi”

“L’Ue ha fatto una direttiva su questo, una direttiva che dice che c’è pari dignità tra salario minimo legale e contratti collettivi e anzi dice che le nazioni che hanno applicato maggiormente i contratti collettivi hanno salari minimi più elevati. Quindi per me la strada è estendere la contrattazione collettiva”.

Capitolo Flat tax: “Non comprendo la critica con il tetto a 100mila euro. Io ho fatto due proposte: una sul regime forfettario, l’altro sulla flat tax incrementale, al 15% su quanto ho dichiarato in più del triennio precedente“. “E’ un segnale di merito, chi ha fatto di più è giusto che venga premiato”, ha detto rivolta al senatore Monti. “La tassa piatta va bene per gli ipermilionari, ma non per le partite Iva?”, ha chiesto poi il premier, riferendosi alla proposta del Pd che “l’ha proposta per chi faceva rientrare i soldi dall’estero”.

Sul tetto al contante c’è stata discussione ideologica, collegando il tema all’evasione, ma non c’è correlazione con il sommerso, ‘ci sono paesi in cui il limite non c’è, ma l’evasione fiscale è bassissima’, sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro del Pd e io sono d’accordo con lui“, ha detto. “La Germania non ha un tetto, l’Austria pure”. “Tema tecnico, la moneta elettronica non è moneta a corso legale, penalizza i più poveri, per questo dico che metteremo mano al tetto al contante”.

“E’ stato detto che sul Pnrr siamo tornati indietro: ‘non volete più stravolgerlo’. Se mi mostrate la dichiarazione in cui io avrei detto che intendevo stravolgere, vi sarò grata. Noi abbiamo detto una cosa molto chiara, mai che andasse riscritto o stravolto, ma che, sulla base dell’art. 21 del Next Generatio Ue, che consente di fare aggiustamenti con un cambiamento degli scenari, bisognava valutare se questi scenari sono cambiati. Quali? Quando è stato scritto non c’era la guerra in ucraina, non c’era la questione energetica e il rincaro delle materie prime. E’ quindi lecito o no ragionare se interventi più efficaci?”, ha affermato.

Con un “aumento dei costi delle materie prime del 35%, voi pensate senza affrontare questo aspetto riusciremo a mettere a terra le risorse? Io temo di no, temo che le gare andranno deserte. Si può parlare di questo? Di come metterle a terra? Noi abbiamo una responsabilità su quelle risorse”. E anche sui tempi di realizzazione “dobbiamo chiederci è andato tutto bene? Forse no, quindi un’altra responsabilità che ci caricheremo e’ velocizzare Pnrr”.

Meloni è tornata sulle misure adottate contro il covid: “Riconosciamo il valore della scienza, certo, per questo non la scambiamo con la religione. Quel che contestavamo delle scelte prese da precedenti governi è che non ci fossero evidenze scientifiche alla base di alcuni provvedimenti. Non c’erano certezze che i vaccini facessero bene ai ragazzi di 12 anni ma li abbiamo vaccinati, quando tutti erano d’accordo che a loro facesse bene lo sport ma gli abbiamo impedito di farlo. Abbiamo impedito una cosa sulla quale c’erano certezze e obbligato un’altra in cui non c’erano evidenze” scientifiche.

La premier ha preso la parola dopo il dibattito.

BOCCIA – “Sul Covid facciamo questa bicamerale d’inchiesta. Utile aprire la discussione in modo serio per capire cosa è accaduto nel Paese, siamo pronti ad un confronto”. Così Francesco Boccia del Pd intervenendo in aula.

GIORGIS – “Per quanto riguarda la forma di governo non ci convince l’ipotesi di eleggere direttamente il Presidente della Repubblica”. Così Andrea Giorgis del Pd intervenendo nell’aula del Senato. “Più impegnativo, ma preferibile perché alla fine più efficace, è rimanere nel solco della Costituzione e della maggior parte delle democrazie occidentali e, in tale prospettiva, rafforzare il ruolo e la capacità decisionale e di indirizzo del Parlamento”.

CUCCHI – “Ho dovuto affrontare le ostilità e le offese di alcuni esponenti della sua maggioranza, qualcuno che oggi ha addirittura responsabilità di governo, ma non nutro nei suoi confronti alcun sentimento di pregiudizio, nessuno”. Lo ha affermato Ilaria Cucchi, intervenendo al Senato nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rivolgendosi alla premier.

“La mia battaglia per mio fratello -ha aggiunto- mi ha portato, per tutti questi tredici anni di lotta, a conoscere il mondo degli ultimi, dei derelitti. Ho fatto politica anch’io, ma sulla strada, non su queste poltrone sulle quali oggi ho l’onore di trovarmi. Riconosco in lei la prima donna presidente del Consiglio, madre e italiana. Le chiedo di andare a visitare il mondo del volontariato che ho avuto la fortuna di conoscere. Sono convinta che cambierà idea su tante realtà e sulle tante possibilità di riscatto che hanno gli ultimi”.

RONZULLI – “Con questo governo politico il popolo torna sovrano. E’ un governo di centrodestra, guidato dalla prima donna della Repubblica italiana, motivo di orgoglio per tutti noi…Presidente Meloni lei ha chiesto il nostro sostegno e non sarà mai sola in questo compito arduo. La sosterremo con lealtà”. Lo ha detto la capogruppo di Fi al Senato, Licia Ronzulli, parlando a palazzo Madama.

FIDUCIA ALLA CAMERA – Dopo aver incassato ieri la fiducia alla Camera con 235 voti a favore e 154 no, il nuovo esecutivo oggi è dunque alla prova del Senato. “La rotta è tracciata, andiamo avanti”, ha scritto il premier Giorgia Meloni su Twitter dopo aver incassato la fiducia alla Camera.

Ieri sera è arrivato anche il colloquio telefonico con il presidente Usa Joe BIden. Colloquio, occasione per le congratulazioni di Biden a Meloni, in cui “i leader hanno sottolineato le forti relazioni tra Stati Uniti e Italia e manifestato la loro volontà di lavorare insieme nell’ambito dell’alleanza atlantica per affrontare le sfide comuni”, ha riferito la Casa Bianca. Il presidente americano e il presidente del Consiglio “hanno parlato del loro impegno a continuare a fornire assistenza all’Ucraina, ritenere la Russia responsabile per l’aggressione, affrontare le sfide poste dalla Cina e garantire risorse energetiche sostenibili e accessibili”.

fonte: Adnkronos

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