giovedì,Dicembre 12 2024

Mare sporco, Arpacal installa 100 campionatori su tutta la costa calabrese: «C’è tanto da fare»

Il commissario dell'agenzia regionale per l'ambiente ha incontrato la stampa insieme al presidente Occhiuto per fare il punto sulla stagione 2022 e lanciare il nuovo progetto di controllo delle acque: «Partiamo da dati confortanti e con obiettivi chiari»

Mare sporco, Arpacal installa 100 campionatori su tutta la costa calabrese: «C’è tanto da fare»

«La vera novità è che ci occupiamo del mare alle porte dell’inverno. È questa la cosa straordinaria». Lo ha detto il commissario di Arpacal, Domenico Pappaterra nel corso di una conferenza stampa per illustrare le attività di monitoraggio del mare.

«Le attività poste in essere quest’estate hanno risolto solo parzialmente le criticità – ha aggiunto – noi oggi presentiamo questo progetto molto innovativo che riguarda il posizionamento di 100 campionatori sull’asse costiero e non solo sul tratto Nicotera-Tortora, ma su tutta la costa calabrese. Ne sono già stati installati la metà, 50 campionatori automatici per cui sarà molto più semplice effettuare i prelievi. Partiremo da aprile con le attività di balneazione come richiesto dal ministero della Salute. Oggi chiudiamo la stagione 2022 con un dato che conferma come il 90% del mare presenta condizioni di eccellenza, il 7% presenta condizioni tra sufficiente e buono e poi resta quel 3% critico che dovrà essere aggredito con questo lavoro a più mani».

Rispetto alle criticità residuali, il commissario di Arpacal ha precisato: «C’è un tratto di mare per il quale esiste il divieto di balneazione, mi riferisco a tutte le foci dei fiumi e a tutte le zone portuali. Questo rappresenta già una buona percentuale. Poi però c’è il tratto di costa tra Tortora e Nicotera, lì i problemi sono stati risolti al 40%. È intenzione di tutti insistere in quel punto».

«Ancora c’è molto da fare», ha dichiarato il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, presente all’iniziativa insieme al procuratore di Lamezia Terme Salvatore Curcio. «Abbiamo iniziato dal tratto tirrenico, quello che restava maggiori preoccupazioni. Oggi l’attività prosegue, noi avevamo previsto che questa attività sarebbe durata almeno cinque anni, quindi questa tappa odierna dimostra che questo impegno continuerà anche nei prossimi anni. Noi sapevamo che non era una sfida facile perché i problemi sono tanti – ha aggiunto il procuratore – e non si possono risolvere in poco tempo. Quest’anno è un po’ migliorata la situazione però c’è ancora tanto da fare».

«Il monitoraggio è appena cominciato». Lo ha chiarito il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenuto all’iniziativa. «Sulla depurazione abbiamo appena iniziato, l’anno scorso abbiamo fatto interventi in urgenza ma ora si tratta di costruire in maniera strutturale un sistema che funzioni senza che il presidente della Regione o i funzionari debbano recarsi direttamente sui depuratori. La Calabria merita di essere una regione civile, dove tutto funziona senza che si debba ricorrere a strumenti eccezionali. L’Arpacal può svolgere una buona attività, certo è che deve stare al passo con i nuovi tempi della Regione. Non è più tempo di enti che lavorano senza la velocità che i calabresi si attendono».

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