Padre Fedele: «85 anni? Gli altri li contano, io li vivo. E me ne torno in Africa» | VIDEO
Il monaco svela il suo futuro, ma con gli occhi ancora provati non dimentica il calvario giudiziario: «Mi sveglio la notte e penso alle cattiverie che ho subito. Non sono stato accusato da un ateo, ma da una suora. Ancora oggi vivo di questa calunnia»
Istrionico, lucido, vulcanico come al solito. Padre Fedele ha spento 85 candeline nei giorni scorsi ricevendo gli auguri della città, della sua Cosenza. «Tutta la mia vita è un corollario di opere che ho fatto perché sono stato chiamato da Dio – ha detto -. Però talvolta mi sveglio la notte e penso alle cattiverie che ho subito. Io non sono stato accusato da un ateo ma da una suora. Ancora oggi vivo di questa calunnia».
Nell’intervista rilasciata al nostro network (in fondo all’articolo) è un fiume in piena. Padre Fedele, sempre a cavallo tra il serio e il faceto, non si smentisce mai. «85 anni non me li sento proprio – ha spiegato ancora Padre Fedele -. Gli anni li faccio contare agli altri, io li vivo. Fra 2 mesi ritorno in Africa a portare medicinali in un ospedale. Il momento più bello è stato quando la magistratura mi ha assolto. Se sono frate lo devo al pallone»
Gli occhi di chi ne ha passate tante, e il sorriso di chi le ha superate tutte. Laureato in Teologia, Lettera e Filosofia, medicina e chirurgia. Lui è All’anagrafe è Francesco Bisceglia, per tutti è Padre Fedele, icona assoluta per la città di Cosenza e per il mondo ultrà. Considerato un monaco visionario, ribelle e autentico, ha subito sulla sua pelle il peso di tali definizioni. Festeggiando il suo 85 compleanno, tra il San Vito-Marulla e la sua propensione costante per aiutare i poveri, si può affermare senza timore di smentite che abbia creato la vera accoglienza a Cosenza.
E prima di spegnere le candeline, soffiando, ad occhi chiusi ci svela il suo futuro e qualche desiderio…