giovedì,Maggio 16 2024

Vittima di bullismo omofobo a scuola, tredicenne si toglie la vita

I familiari vogliono denunciare gli insegnanti perché non avrebbero fatto nulla per fermare le vessazioni di cui è stato vittima

Vittima di bullismo omofobo a scuola, tredicenne si toglie la vita

Un ragazzino di tredici anni si è suicidato sabato scorso in Francia poiché vittima di bullismo omofobo a scuola. L’avvocato della famiglia minaccia ora azioni legali contro gli insegnanti che, a suo avviso, avrebbero fatto poco o nulla per fermare le vessazioni di cui il ragazzo è stato vittima nel tempo e che gli provocavano grande sofferenza.

Luca, infatti, era un membro della comunità Lgbtq+ e frequentava una scuola media nel dipartimento dei Vosgi ed era preso di mira per il modo in cui vestiva, per gli atteggiamenti e finanche per la sola presenza. «Non si è mai nascosto, e questo ha infastidito qualcuno» ha affermato una persona vicina alla sua famiglia.

La direttrice dei servizi accademici per il sistema educativo nazionale nel dipartimento dei Vosgi, ha reso noto che è stato disposto un aiuto psicologico per studenti e insegnanti della scuola media, nel caso in cui ne avessero bisogno. La funzionaria ha precisato che Lucas e sua madre avevano denunciato gli insulti omofobi dallo scorso settembre, durante una riunione genitori-insegnanti.

Secondo la scuola la situazione «era stata risolta». Lo stesso tredicenne aveva detto «che le cose stavano andando bene e che non veniva più insultato», ma sempre dal suo ambiente familiare arriva una rappresentazione della realtà molto diversa. Il giovane Lucas, infatti, avrebbe continuato a soffrire per quella situazione e i ripetuti appelli della madre non sarebbero stati recepiti dai vertici della scuola. I genitori del 13enne presenteranno una denuncia formale.

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