sabato,Ottobre 12 2024

Incendio doloso al villaggio Sybaris: rinvenuti proiettili e una tanica di liquido infiammabile 

Criminalità senza controllo, il caso passa alla Procura antimafia di Catanzaro. Contestualmente segnalate altre fiamme in un'abitazione ai Laghi di Sibari. Possibile connessione tra i due fatti di cronaca

Incendio doloso al villaggio Sybaris: rinvenuti proiettili e una tanica di liquido infiammabile 

Un incendio di origine dolosa, nel cuore della notte, ha causato seri danni in una parte del villaggio Sybaris, generando preoccupazione e richiedendo l’evacuazione dell’area a causa della densa nube di fumo che si è diffusa nell’ambiente circostante. Non sono stati segnalati feriti tra i residenti e i turisti presenti.

L’episodio si è verificato nella sala di ristorazione del villaggio, dove l’incendio ha causato ingenti danni. Le indagini iniziali, condotte dai Carabinieri di Cassano presenti sul posto, hanno rivelato il ritrovamento di una tanica contenente un liquido infiammabile, rafforzando la tesi dell’origine dolosa. Inoltre, sono stati scoperti alcuni proiettili e vetrine colpite da colpi di pistola.

Le fiamme sono state domate grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Corigliano Rossano e Trebisacce, che hanno lavorato per contenere l’incendio e prevenire la sua propagazione ad altre strutture del villaggio. Allo stesso tempo, ambulanze del 118 sono state inviate sul posto per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone evacuate.

Contestualmente  è stato segnalato un incendio in un’abitazione ai Laghi di Sibari. Nonostante al momento non vi siano prove concrete di una connessione tra i due eventi, gli investigatori non escludono la possibilità che ci siano dei punti di contatto tra i due episodi. Sarà compito delle autorità analizzare attentamente le prove raccolte al fine di stabilire eventuali collegamenti e identificare i responsabili di entrambi gli incendi.

Il caso passa alla procura antimafia di Catanzaro

Il fascicolo relativo a questo grave episodio è stato ora trasmesso alla procura antimafia di Catanzaro. L’impiego di un’arma da fuoco calibro 12 suggerisce un’azione mirata e premeditata, aumentando le preoccupazioni per una possibile connessione con il mondo criminale.

Non solo l’incendio al villaggio Sybaris ha destato l’attenzione degli investigatori, ma anche la scoperta di un altro atto intimidatorio nei confronti di una casa ubicata nel complesso Junco, ai laghi di Sibari. In questo caso, sono state rinvenute scritte minatorie che indicano chiaramente un intento intimidatorio. Il Sybaris  era stato sequestrato nel 2007 e successivamente confiscato. Successivamente a seguito di una pronuncia della Corte di appello di Catanzaro, la famiglia Costa, legittima proprietaria del villaggio, aveva ottenuto la revoca della confisca e l’ordine di restituzione della struttura.

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