giovedì,Maggio 16 2024

Santa Maria del Cedro, si sente male alla guida: 40 minuti per un’ambulanza

Un uomo del posto, probabilmente colto da infarto, è rimasto per circa quaranta minuti sull'asfalto in attesa dei soccorsi e di un defibrillatore

Santa Maria del Cedro, si sente male alla guida: 40 minuti per un’ambulanza

Calabria straordinaria, ma non troppo, almeno dal punto di vista della sanità. Teatro dell’ennesimo dramma in salsa calabra è stavolta l’asfalto della ss18, all’altezza di Santa Maria del Cedro, dove nel pomeriggio un uomo del posto, probabilmente colto da infarto, è rimasto per circa quaranta minuti sull’asfalto in attesa di un’ambulanza e di un defibrillatore, quest’ultimo consegnato poi ai sanitari dagli agenti della polizia locale.

Fortunatamente, un medico che si trovava per caso nei paraggi al momento del malore, ha subito praticato il massaggio cardiaco, consentendo all’uomo di rimanere aggrappato alla vita e tentare il viaggio della speranza verso la clinica privata Tirrenia Hospital. Senza il suo proverbiale intervento, probabilmente questa storia avrebbe avuto un finale diverso, di quelli che non piacciono a nessuno. 

I turisti: «Vergogna senza fine»

A causa della centralità del luogo, attorno all’uomo in poco tempo si sono radunati centinaia di curiosi. Molti dei presenti erano turisti e villeggianti, si sono infuriati per il ritardo nei soccorsi: «E’ uno schifo – si sentiva ripetere ad ogni angolo -, in un luogo così affollato una cosa del genere non è tollerabile». C’è da dire, a discolpa degli operatori sanitari, che le poche ambulanze a disposizione viaggiano senza sosta, per tutto il giorno, da un capo all’altro della Riviera dei Cedri, facendo il possibile per ottemperare a tutte le richieste.

Ma in questi periodi la costa tirrenica cosentina ospita qualcosa come trecentomila persone e non è pensabile gestire la situazione senza un’organizzazione seria e senza fornire mezzi e uomini in numero adeguato. Come succede anche d’inverno d’altronde, perché, a queste latitudini, le logiche della sanità continuano ad essere un enigma che nessuno sa risolvere. 

Articoli correlati