giovedì,Maggio 16 2024

Cosenza, a Pisa la torre pende dalla parte giusta. Ancora Mazzocchi al 98′!

Tre punti strappati con i denti da parte dei rossoblù che passano subito in vantaggio con Voca e amministrano il match fino alla zona Ceesarini. Masucci fa 1-1 al 94', poi l'apoteosi finale

Cosenza, a Pisa la torre pende dalla parte giusta. Ancora Mazzocchi al 98′!

Affermazione importante per il Cosenza che sbanca Pisa, si rilancia nelle zone alte della classifica, vendica il ko interno con la Cremonese e fa felici i 645 tifosi assiepati nel settore ospiti. La vittoria matura in un modo che più rocambolesco non si potrebbe. Nella prima frazione di gioco i Lupi confezionano il vantaggio dopo pochi giri d’orologio e dirottano la contesa sui binari a loro più favorevoli. Una volta restati in dieci, i toscani hanno visto crollare con una frazione di anticipo le possibilità di riprenderla: il caldo e l’organizzazione quasi perfetta degli ospiti hanno rappresentato un ostacolo insormontabile.

Questo fino al quarto minuto di recupero quando Masucci ha freddato Micai, autore fino a quel momento di due interventi miracolosi. Qui è però venuto fuori il carattere e la determinazione dei calabresi. E, soprattutto, in una selva di teste in area di rigore, è svettata quella di Mazzocchi al consueto minuto 98′ per il meritato 2-1. I tre punti confermano che in questa stagione il Cosenza è di altro spessore rispetto al recente passato. Note negative? Solo i sei ammoniti tra gli uomini di Caserta.

Subito Voca a segno

Caserta concede un turno di riposo al centravanti Forte: c’è Tutino ad agire da prima punta con Mazzocchi largo a sinistra. In difesa tornano Meroni e Rispoli. Quest’ultimo è subito protagonista e serve l’assist vincente a Voca dopo appena 6’. L’azione è bellissima: Venturi lancia lungo e pesca Marras dalla parte opposta del campo. L’aggancio è super così come la sovrapposizione e l’assist per il kosovaro schierato in posizione di trequartista che arriva a rimorchio.

Pisa in dieci, Tutino sul legno

Il Pisa prova ad organizzare una controffensiva: Mlakar calcia fuori (13’), ma Canestrelli va ad un passo dal pareggio quando brucia D’Orazio ed incorna su un traversone di Vignato. Micai nell’occasione è miracoloso. Il Cosenza prova a ripartire sfruttando i suoi velocisti e le geometrie di gioco. La catena di destra è oliata a dovere e al 36’ Rispoli calcia forte verso Nicolas che si oppone con i piedi. I padroni di casa però restano in dieci al 41’. Barbieri interviene con eccesso di foga su Tutino e l’arbitro gli sventola in faccia il secondo cartellino giallo in pochi minuti. Lo scugnizzo napoletano, prima dell’intervallo, trova il tempo di cogliere un palo con un tiro a giro.

Zona Cesarini da infarto

Nella ripresa i nerazzurri in qualche modo a fare la partita, ma sbattono contro il muro rossoblù. Estevez impegna Micai con un rasoterra molto insidioso (7’), il controllo del match tuttavia non è in discussione anche grazio all’uomo in più. Fino alla fine poco altro, giusto qualche fiammata su calcio piazzato (Forte al 27’) o dalla distanza (Calo al 29’).

In zona Cesarini la partita si infiamma. Due volte Canotto va vicinissimo al bis, in una di queste Nicolas vola a dire di no così come fa Micai nel recupero su un destro di Beruatto. Masucci poi trova la rete del pari nell’unica disattenzione della retroguardia rossoblù. Ma non basta, perché quando Calò va dalla bandierina al minuto 98 sa che c’è Mazzocchi ad aspettare la palla a centro area…

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