domenica,Maggio 19 2024

Cade per strada e si rompe un polso, il Comune di Cosenza dovrà risarcirlo

Condannato al pagamento di quattordicimila euro in favore di un cittadino che nel 2019 scivolò su una lastra di ghiaccio formatasi in via Migliori

Cade per strada e si rompe un polso, il Comune di Cosenza dovrà risarcirlo

Il Comune di Cosenza dovrà risarcire quasi quattordicimila euro un cittadino che nel 2019 si fratturò un polso a seguito di una caduta su una lastra di ghiaccio formatasi su un marciapiedi della città. A stabilirlo è stato il giudice Pietro Sommella al termine di un processo civile che ha visto il Municipio opporsi alla richiesta della parte offesa che di euro ne aveva chiesti ben trentamila.  Salomonica, invece, la sentenza del Tribunale che, oltre a riconoscere al malcapitato metà della cifra o poco meno, ha condannato l’amministrazione anche al pagamento delle spese legali da lui sostenute, ovvero altri duemila e cinquecento euro, più un gettone da cinquemila euro quali spese di lite da liquidare all’Erario.

I fatti risalgono all’otto gennaio di quell’anno e si verificano in via Migliori, la strada che costeggia in discesa l’ospedale dell’Annunziata. È lì che Francesco M. subisce la rovinosa caduta che gli provoca la frattura di ulna e radio. Unica consolazione per lui: l’immediato ingresso in Pronto soccorso dove riceverà le cure del caso e una prognosi di trenta giorni.

Subito dopo lo stesso intenta una causa civile a Palazzo dei Bruzi, chiedendo un risarcimento a causa dell’invalidità temporanea, dell’inabilità al lavoro, dei danni morali e delle spese mediche affrontate a seguito della caduta. Il Comune si oppone alle sue richieste, addebitando la colpa di quanto avvenuto al diretto interessato. Secondo la tesi difensiva, infatti, quel lastrone era «visibile», il pericolo per lui «prevedibile», ergo avrebbe potuto evitarlo.

Se il giudice, però, ha riconosciuto come valide le ragioni della controparte, rappresentata dall’avvocato Salvatore Rauso, lo si deve soprattutto a un’evidenza venuta fuori durante il processo: quella lastra di ghiaccio si era formata in un avvallamento del marciapiedi a sua volta determinato dalle radici di un albero.

C’era insomma un «obbligo di manutenzione» a cui il Comune di Cosenza non aveva ottemperato. A tal proposito, il giudice ha richiamato una sentenza della Corte di Cassazione che di fatto inchioda le amministrazioni pubbliche alle loro responsabilità specie quando il bene sul quale si è verificato il danno «sia di notevoli dimensioni e adibito all’uso della collettività». Nel caso di specie si trattava di una strada, ragion per cui secondo il Tribunale il Municipio avrebbe dovuto «vigilare per evitare l’insorgenza di situazioni di pericolo».