Planetario di Cosenza, aspettando una rinascita che non arriva mai…
Trascorrono i mesi e gli anni, ma del famoso efficientamento energetico non si vede neanche l'ombra. Se le cose non cambieranno il destino della struttura sarà tutt'altro che stellare
Efficientamento energetico.In mano a queste due parole è affidato il destino del Planetario dalla vita breve e poca intensa. Di certo meno delle stelle che venivano proiettate sulla sua volta. Dalle parti del Comune, ogni volta che si apre l’argomento Planetario, gli occhi vanno al cielo, ma non per scrutare gli astri, ma in segno di rassegnazione. La prima volta che si parlò di soluzioni concrete per riaprire la struttura, fu quasi due anni fa. Periodicamente l’argomento torna in auge, e la risposta è sempre la stessa: «Costa troppo accenderlo, nessuno lo prenderà in gestione se le cose restano così». Ma non è solo questione di pannelli, è questione anche di completamento e ristrutturazione.
Chiunque passi riesce a vedere i segni del tempo che passa. E se per Einstein il tempo è relativo, quel che è certo e indiscutibile, è che se non si fa qualcosa, e in fretta, il Planetario finirà per essere, prima o poi, abbattuto. Se l’amministrazione non troverà il modo di sistemarlo, nessuno ne prenderà in mano la gestione, e quella struttura rientrerà nella lista delle cattedrali nel deserto irrecuperabili. Ad ottobre scorso con l’appriovazione del bilancio di previsione 2023-2025, la giunta comunale aveva dato il via libera anche al finanziamento di quegli interventi che permetteranno al Comune di risparmiare da un punto di vista energetico. La questione Planetario riaffiorò nelle discussioni in giunta. Siamo ad aprile, però, e niente si sa ancora sul destino della struttura. La domanda è sempre la stessa: «Ma il Planetario che fine farà?» e la risposta non cambia, occhi al cielo e un vago: «È complicato, va efficientato». Sì, ma quando?
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