Duplice omicidio Scorza, per la difesa la verità è in un servizio tg: la Corte lo acquisisce
I difensori Cesare Badolato e Giancarlo Greco, hanno chiesto e ottenuto di far entrare nel processo il video realizzato dalla sede Rai Calabria, nel quale si vedono tracce ematiche sul luogo in cui è stata rinvenuta la Mercedes dell'uomo
Maurizio Scorza e la fidanzata Hanene Hedlhi detta Elena non sono stati uccisi nel podere di Francesco Adduci, l’allevatore di Cassano Ionio, accusato di aver teso una trappola alla vittima. Gli avvocati difensori Cesare Badolato e Giancarlo Greco, difensori dell’imputato, hanno chiesto e ottenuto di far acquisire il servizio Tg della sede Rai Calabria, nel quale si vedono tracce ematiche sul luogo in cui è stata rinvenuta la Mercedes di Maurizio Scorza, crivellato di colpi (insieme alla compagna) e il cui corpo è stato in seguito occultato nel portabagagli insieme a un agnellino che avrebbe precedentemente acquistato da Francesco Adduci.
La decisione della Corte d’Assise
La difesa è fermamente convinta che il duplice omicidio avvenuto nell’aprile del 2022 nella Piana di Sibari non sia stato commesso nel territorio di proprietà di Adduci, bensì da un’altra parte.
La Corte d’Assise di Cosenza, presieduta dal presidente Paola Lucente (giudice a latere Marco Bilotta), ha prima visto il video e poi si è riservata di decidere in Camera di Consiglio, al termine della quale ha disposto l’acquisizione del servizio tg con la conseguente escussione dei due carabinieri che hanno eseguito i rilievi nel comune di Castrovillari. Ma la battaglia processuale tra accusa, rappresentata dal pubblico ministero Alessandro Riello, e difesa non finisce qui.