domenica,Maggio 19 2024

Se la politica divorzia dalla gente. Nel libro di Raniolo democrazia e partecipazione – VIDEO

Per il prof dell'Unical nonostante la crescente disaffezione però vi è una effervescenza manifestata attraverso associazioni, gruppi di interesse, iniziative propositive e di protesta delle comunità

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Il legame tra democrazia e partecipazione ed il rischio per la tenuta delle istituzioni derivante dalla scarsa affluenza dei cittadini ai seggi in occasione degli appuntamenti con le urne. Nel libro di Francesco Raniolo, docente di scienza politica e di politica comparata all’Università della Calabria, il tema viene trattato nella sua complessità, mettendo in evidenza i motivi della frattura ormai profonda, tra gli elettori ed i partiti. Ma le percentuali di partecipazione al voto non sono l’unico indicatore da prendere in considerazione. Perché se da un lato la disaffezione verso le rappresentanze istituzionali è evidente ed ha raggiunto livelli drammatici, espressi dal grado di astensionismo, anche se in linea con altri paesi europei, dall’altro vi è «una effervescenza – ha detto Raniolo – manifestata attraverso associazioni, gruppi di interesse, iniziative propositive e di protesta delle comunità. Spesso gli attori politici però, sono sordi rispetto al proliferare di istanze e pure di opportunità provenienti da altri ambienti. Mentre di contro, finiscono spesso con l’assumere provvedimenti deludenti».

La presentazione del volume La Partecipazione Politica, edito da Il Mulino, è stata ospitata nella Cgil di Cosenza. Al saluto del segretario Massimiliano Ianni sono seguiti gli interventi, tra gli altri, della deputata pentastellata Anna Laura Orrico, degli esponenti di Controcorrente Carolina Casalnovo e Antonio Tursi, di Mariafrancesca D’Agostino, docente accademica ed espressione di Futuri Urbani, del dirigente sindacale Delio Di Blasi e di Pino Fabiano, direttore Migrantes.

«Il declino della partecipazione è un problema per la qualità della democrazia e del funzionamento delle istituzioni. Le soluzioni – ha affermato Raniolo – partono tendenzialmente dalla responsabilità dei gruppi dirigenti ma anche dalla voglia di far sentire la propria voce da parte dei cittadini. In questo scenario si hanno quindi speranze per la partecipazione democratica».

Nel video allegato l’intervista rilasciata dal docente al nostro network

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