mercoledì,Maggio 8 2024

Leonetti a Ferrigno: “L’Acr con Gagliardi in panchina sarebbe già in Lega Pro”

Il responsabile dell’area tecnica: “Il ds dice cose strumentali sul Cosenza. Da uomo di calcio sa che dall’anno scorso sono rimasti tre titolari. La gara del 21? Spero che ci siano anche i nostri tifosi”. Grandi complimenti anche per gli artefici del titolo Juniores.Perri, Leonetti, Fiore e Guarascio in campo a Cava de’ Tirreni (foto

Leonetti a Ferrigno: “L’Acr con Gagliardi in panchina sarebbe già in Lega Pro”

Il responsabile dell’area tecnica: “Il ds dice cose strumentali sul Cosenza. Da uomo di calcio sa che dall’anno scorso sono rimasti tre titolari. La gara del 21? Spero che ci siano anche i nostri tifosi”. Grandi complimenti anche per gli artefici del titolo Juniores.
area tecnica e guarascioPerri, Leonetti, Fiore e Guarascio in campo a Cava de’ Tirreni (foto shartella)
Breve ma intensa, la chiacchierata con Aristide Leonetti è servita a fare il punto sulla situazione in casa silana. Si è parlato del Cosenza, del Messina, del match con la Cavese e della juniores rossoblù. Non poteva, però, mancare un passaggio su Gianluca Gagliardi. Proprio mentre il mister guidava i suoi al Sanvitino, Leonetti si è per un attimo allontanato dal campo e, avvicinato dai giornalisti, ha chiarito alcuni aspetti relativi alla stagione in corso. Il primo argomento è proprio relativo all’allenatore del Cosenza. “E’ lui il valore aggiunto del Cosenza. Ha guidato una squadra che tra tante difficoltà tiene ancora aperto il campionato. Quando Stefano Fiore ed io lo abbiamo scelto, eravamo certi che avrebbe fatto grandi cose. Lui è all’esordio ed ha dimostrato che la sua truppa gioca il calcio più spettacolare del girone. Credo che se il Messina avesse avuto lui in panchina, il campionato sarebbe stato già chiuso a febbraio”. Poi Leonetti rincara la dose commentando le parole del ds del Messina Ferrigno. “Le sue sono dichiarazioni strumentali perché da uomo di calcio sa bene che il nostro gruppo è diverso da quello dell’anno scorso. Sono tre i titolari che sono rimasti dall’ultima stagione e se aggiungiamo la squalifica discutibile di Arcidiacono, a detta di tutti il più forte giocatore della Serie D, è facile intuire che tipo di lavoro è stato svolto in casa nostra. In merito ai troppi rigori che a parer suo sono stati concessi al Cosenza voglio solo ribadire che siamo la squadra che ha segnato di più e che crea una gran quantità di azioni in area avversaria. E’ lecito credere che sia elevata la probabilità di subire falli vicino alla porta avversaria. Ferrigno spera inoltre che il 21 aprile sarà una bella partita di calcio. Io aggiungo che mi auguro prima di tutto di assistere ad una sana giornata di sport, sperando che al seguito della carovana rossoblù, ci siano i nostri splendidi tifosi. Del resto sono loro la squadra da battere. Lo erano sulla carta e se hanno cinque punti in più ad aprile un motivo ci sarà. Fino a quando la matematica non ci condanna, saremo sul campo a lottare e ad insidiare il loro primato”. Poi Leonetti si sofferma sugli episodi arbitrali che hanno condizionato la gara di Cava de’ Tirreni. “Per usare un eufemismo, la terna è incappata in una giornata storta. Il gol di Pesce era regolare perché dalle immagini delle emittenti campane si evince che la posizione di Foderaro era quantomeno in linea con il difensore della Cavese, appostato al limite dell’area piccola. Il fallo di mano su Foderaro lanciato a rete era evidentissimo ed oltre a farci guadagnare una punizione dal limite, avrebbe di fatto sancito l’espulsione del difensore avversario. A seguito delle proteste è stato inoltre allontanato Mosciaro ed è chiaro che a perderci siamo stati solo noi. Incredibile poi quanto accaduto sul gol annullato a Pesce. Guardialinee e arbitro avevano convalidato la rete salvo poi cambiare la decisione dopo più di un minuto. Un comportamento sicuramente equivoco”. Ora in casa silana si pensa solo al Licata. Resta il tempo però per dare spazio e merito alla Juniores che ha vinto il girone accedendo ai play off nazionali. “E’ il coronamento di un lavoro svolto con dedizione da Francesco Candelieri, Bruno Trocini, Giovanni Ciardullo e dalla famiglia Perri. Hanno dato vita ad un progetto ambizioso e vincente ed è chiaramente un peccato che non abbiano potuto godersi i frutti del loro lavoro. I ragazzi hanno tributato loro tutto l’affetto e la riconoscenza ed è bello sottolineare questo tipo di rapporto. Chi ha sostituito lo staff di Candelieri ha lavorato in condizioni difficili. Hanno fatto la loro parte trovando la squadra prima e conducendola poi nelle ultime giornate alla vittoria”. Nel tardo pomeriggio, l’avvocato Leonetti è stato nuovamente ascoltato per rispondere alle parole di alcuni organi di stampa del messinese. “Abbiamo letto che a Cosenza non consideriamo il Savoia una squadra in grado di fermare il Messina. Nessun tesserato rossoblù ha mai rilasciato questo tipo di dichiarazioni. Noi riteniamo i campani una formazione costruita per insidiare il duo che poi nel corso del torneo ha fatto il vuoto. Siamo certi che il Savoia giocherà al massimo delle sue forze per arrestare la corsa dei giallorossi e in seguito per ottenere punti anche con noi. Del resto giocano per un piazzamento nei play off e crediamo che faranno il loro dovere senza guardare alla classifica e senza pensare che in due giornate affronteranno la prima e la seconda della classe. Rispettiamo i campani. Stesso discorso vale per il Messina ma con tali dichiarazioni si prova a strumentalizzare tutto. (f. r.)