giovedì,Maggio 16 2024

Il M5S di Cosenza: «Lesa l’immagine della città, Occhiuto spieghi e chieda scusa»

Ai grillini non è andato giù che il sindaco di Cosenza abbia scelto la strada del silenzio dopo i provvedimenti giudiziari della Dda di Catanzaro. «Silenzio, solo silenzio, sulla vicenda che vede al centro l’opera considerata simbolo, fino ad oggi, del suo personale successo». Il Movimento Cinque Stelle di Cosenza si inserisce nella vicenda dell’inchiesta “Cinque

Il M5S di Cosenza: «Lesa l’immagine della città, Occhiuto spieghi e chieda scusa»

Ai grillini non è andato giù che il sindaco di Cosenza abbia scelto la strada del silenzio dopo i provvedimenti giudiziari della Dda di Catanzaro. «Silenzio, solo silenzio, sulla vicenda che vede al centro l’opera considerata simbolo, fino ad oggi, del suo personale successo».

Il Movimento Cinque Stelle di Cosenza si inserisce nella vicenda dell’inchiesta “Cinque Lustri”, condotta dalla Dda di Catanzaro, chiamando in causa il sindaco Mario Occhiuto. I grillini si chiedono come mai il primo cittadino abbia preferito la strada del silenzio piuttosto che commentare quanto avvenuto nelle scorse ore dopo che i provvedimenti giudiziari hanno riguardato soprattutto i sigilli nel parcheggio sotterraneo dell’opera pubblica. «E’ lecito pensare che la cittadinanza avrebbe gradito il rilascio da parte del sindaco Mario Occhiuto di una dichiarazione, un chiarimento, un commento sulle vicende che ieri hanno portato al parziale sequestro di piazza Bilotti (ex piazza Fera). Purtroppo Occhiuto non sembra essere del medesimo avviso! Silenzio, solo silenzio, sulla vicenda che vede al centro l’opera considerata simbolo, fino ad oggi, del suo personale successo».

«Come nel caso degli appalti relativi all’aviosuperfice di Scalea ed alla stazione sciistica di Lorica, anche nel caso della realizzazione di piazza Bilotti a presentare l’offerta per la realizzazione dell’opera e la gestione per 25 anni risultava essere la sola ditta Barbieri, in ATI con altre imprese. Ieri l’amara notizia: trattasi di “opere – ha sottolineato Gratteri – costruite da una medesima impresa legata apertamente e protetta dal clan Muto di Cetraro”. Tutto ciò potremmo sintetizzarlo con la cessione del territorio alle mafie locali causata dalla totale inadeguatezza della politica locale che come Alice crede di vivere nel paese delle meraviglie. E dire che da subito avevamo sollevato perplessità in merito alle modalità con le quali veniva appaltata e realizzata la detta opera. Sollevammo subito perplessità in merito alle gara d’appalto per i lavori della piazza ed al vincitore (Gruppo Barbieri) e ci siamo attivati portando avanti un controllo quotidiano della piazza detto: “fiato sul collo” nei confronti dell’amministrazione comunale e della ditta Barbieri».

Infine i grillini sottolineando che «trascorsi più di tre anni troviamo conferma del fatto che eravamo nella giusta direzione ed oggi chiediamo al sindaco Mario Occhiuto perché non abbia mai ritenuto di dover riscontrare le nostre istanze. Riteniamo che sia nei compiti del sindaco fornire spiegazioni in merito a questa incresciosa vicenda, spiegare senza ulteriore ritardo ai cittadini come ha gestito i soldi pubblici. I soldi di tutti i cittadini. Nel caso in cui il suo silenzio perduri siamo pronti a scendere in piazza ed intraprendere qualsiasi altra azione che la democrazia e la partecipazione ci offre pur di mantenere i riflettori accesi su una vicenda che riteniamo essere gravissima e lesiva dell’immagine della città di Cosenza».

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