domenica,Maggio 19 2024

Baclet in ospedale a Pordenone. E’ cosciente, si sottoporrà agli esami di rito

L’attaccante del Cosenza Baclet ha lasciato il terreno di gioco privo di sensi. Ha riacquistato lucidità, ma in ospedale verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti. Momenti di tensione, o forse di terrore. È il novantesimo quando l’attaccante Baclet del Cosenza va a contrasto con il portiere del Pordenone e cade a terra. Perde i sensi, i

Baclet in ospedale a Pordenone. E’ cosciente, si sottoporrà agli esami di rito

L’attaccante del Cosenza Baclet ha lasciato il terreno di gioco privo di sensi. Ha riacquistato lucidità, ma in ospedale verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti.

Momenti di tensione, o forse di terrore. È il novantesimo quando l’attaccante Baclet del Cosenza va a contrasto con il portiere del Pordenone e cade a terra. Perde i sensi, i giocatori richiamano invano l’attenzione dell’arbitro che lascia continuare. Scoppia il putiferio in campo perché i padroni di casa non gettano via la sfera e l’arbitro non si accorge della gravità della cosa.

Quando la palla termina fuori, il direttore di gara permette ai sanitari di entrare nel rettangolo di gioco. Baclet è privo di sensi, immobile a terra. La situazione rischia di precipitare, ma finalmente il 118, i medici delle due squadre con i rispettivi massaggiatori soccorrono l’attaccante dei Lupi.

De Angelis si mette le mani tra i capelli, Caccetta rimprovera l’arbitro di non aver fermato il gioco, mentre dall’altra parte del campo Pinna si scontra con De Agostini ed entrambi beccano l’ammonizione.

Intanto Baclet rimane fermo, fatica a muovere le due braccia e il medico del Pordenone insieme a quello del Cosenza sono concentrati nel rianimarlo. Pochi minuti prima Tomei aveva subito prestato i primi soccorsi. Entra la barella, il giocatore viene immobilizzato e trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. Nel post-partita la notizia che il francese è cosciente e che probabilmente qualcuno resterà con lui in Friuli. Da Pordenone a Cosenza, pertanto, un solo grido: forza Baclet!