giovedì,Marzo 28 2024

Lo strano caso della gestione dei rifiuti a Mendicino, Reda scrive alla Corte dei Conti

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla Corte dei Conti dal consigliere comunale Francesco Reda, dei “Democratici per Mendicino”. Il conferimento/smaltimento della frazione oragnico/umido era a carico della ditta Ecoservizi srl di Montepaone che gestisce il servizio nel territorio di Mendicino. Improvvisamente il sindaco Antonio Palermo ha deciso (con deliberazione di Giunta n. 93 del

Lo strano caso della gestione dei rifiuti a Mendicino, Reda scrive alla Corte dei Conti

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla Corte dei Conti dal consigliere comunale Francesco Reda, dei “Democratici per Mendicino”.

Il conferimento/smaltimento della frazione oragnico/umido era a carico della ditta Ecoservizi srl di Montepaone che gestisce il servizio nel territorio di Mendicino. Improvvisamente il sindaco Antonio Palermo ha deciso (con deliberazione di Giunta n. 93 del 21/6/2017) che il conferimento passasse nelle mani del Comune con un evidente aumento della spesa a carico dei cittadini, accettando la proposta avanzata dalla stessa Ecoservizi srl di Montepaone che rinunciava alla premialità prevista dall’articolo 8 del contratto speciale di appalto e all’adeguamento all’indice Istat (articolo 9 del contratto speciale di appalto). 

Il sindaco di Mendicino decide di ignorare i rilievi mossi dalla Corte dei Conti che aveva rilevato una grave criticità nella riscossione dei tributi e nella gestione di cassa. Chi pagherà gli effetti di questa scelta dell’amministrazione comunale? I cittadini?

Intanto ho scritto una lettera alla Corte dei Conti in cui spiego tutte le “stranezze” contabili del governo comunale in quota Palermo. Che non si fermano alla vicenda “rifiuti”.

Nel 2015 (la raccolta ancora non era partita) il costo di conferimento è stato pari 660.076,82 euro (abbiamo fatto un mutuo per poter pagare questo debito con la Regione Calabria che veniva evidenziato nella delibera della corte dei conti n. 103/2016). Nel 2016 (nel frattempo la raccolta differenziata era avviata) il costo di conferimento in discarica dei rifiuti è stato pari a 130.480,00 euro. Il risparmio conseguito dal Comune è pari a 529.596,82 euro.

Sulla base di quanto previsto dal contratto di appalto ed in particolare all’art. 8 relativo alla premialità alla ditta spetta il 30% di 529.596,82, cioè 158.879,05 euro. A questi andrebbero aggiunti il nuovo canone sulla base della rivalutazione Istat (pari a circa 8 mila euro annui). In totale pari a 167 mila euro circa che è la cifra a cui rinuncerebbe la ditta appaltatrice in cambio del costo del conferimento della frazione umida che è pari a euro 81.913,55 nel 2016 e a 4.971,30 nel 2015 e che sulla base del contratto è a carico della ditta. Quindi la ditta rinuncia a 167 mila euro e in cambio non paga 82 mila euro (poco meno della metà). Cosi facendo il cambio è vantaggioso per il comune e meno per la ditta.

L’inghippo dove sta? Il risparmio di spesa del periodo che va dal 2015 al 2016 non sarà più possibile tra il 2016 e il 2017. Nel 2016 il costo di conferimenti in discarica dei rifiuti è stato pari a 130.480,00. E siamo ad una percentuale di conferimento pari al 63,29% che è facilmente ottenibile se da un anno in cui non viene effettuata la raccolta differenziata si passa alla raccolta. Il 63,29% sarà di difficile aumento.

Ma poniamo il caso che nel 2017 si arriva al 70% della raccolta. Avremo un costo nel 2017 pari a 121.346,40 e un risparmio di 9.134 euro. Quindi dovremmo dare alla ditta 2.740 euro (30% di 9.134). Mentre il Comune, sulla base dell’accettazione della proposta della Ecoservizi, dovrà sborsare per il conferimento della frazione organica circa 82 mila euro. Ma se la raccolta funziona anche di più perché nel corso degli anni aumenterà la frazione organica che verrà riciclata?

Anche in occasione della presentazione del bilancio, l’amministrazione ha scelto di optare per un’operazione di maquillage finanziario, decidendo di omettere spese già preventivabili determinate da accordi chiusi. In particolare nel triennio 2016-2018: residuo debito conferimento in discarica anno 2014 di 87.755,47 euro da pagare nel seguente modo: 36 rate da 2.530,67 euro di cui quota capitale di 2.437,65 euro e interessi di 93,03 euro per ogni rata a partire da settembre 2016 e fino al 2019 (quota capitale di 87.755,47 euro e quota interessi di 3.348,72 euro); tassa conferimento in discarica anno 2015 di 665.078,12 euro. Stanziamento in Bilancio 440.000,00 euro in conto residui 2015, la restante somma non prevista di 225.048,12 euro sarà coperta nei piani finanziari 2017-2019 con aggravio di spesa (rata di 75.016,04 euro per gli anni 2017-2019).

Francesca Reda

I Democratici per Mendicino

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