Criminali informatici all’attacco degli enti calabresi
In un periodo in cui sono milioni gli italiani che si stanno abituando alla novità dello smart working c’è chi, come i criminali informatici, lavora ancora più sodo del solito dal proprio computer. E stavolta, nel mirino dei pirati del web, sono finite le pubbliche amministrazioni calabresi. A segnalarlo è la Polizia postale, che ha
In un periodo in cui sono milioni gli italiani che si stanno abituando alla novità dello smart working c’è chi, come i criminali informatici, lavora ancora più sodo del solito dal proprio computer. E stavolta, nel mirino dei pirati del web, sono finite le pubbliche amministrazioni calabresi. A segnalarlo è la Polizia postale, che ha diramato una comunicazione con cui avvisa gli enti locali di un pericolo che arriva dalla rete.
Dopo quella di qualche settimane fa basata su finti messaggi a tema coronavirus, è in corso, infatti, una nuova campagna di phishing. Si tratta, per chi non lo sapesse, di una tecnica basata su messaggi di posta elettronica ingannevoli. Chi li apre è invitato a connettersi tramite un link a un sito creato ad arte, apparentemente identico a un altro vero. Una volta lì, l’utente accede con le proprie credenziali, permettendo così ai criminali informatici di carpire i dati contenuti nel suo computer. Il finto sito realizzato ad hoc stavolta è quello dell’Agenzia delle Entrate.
L’oggetto delle email truffaldine, nel caso specifico, è “Notifica di rimborso fiscale per il 2019”. Il bersaglio, spiega la Polizia postale, invece, sono «gli enti appartenenti a P.A., P.A.L., Regioni, Città metropolitane». L’avviso dei poliziotti a non fidarsi, quindi, è partito verso la Cittadella, l’Anci Calabria, i Comuni capoluogo e le Prefettture calabresi.
I rispettivi dipendenti non dovranno lasciarsi ingannare, evitando di accedere al finto portale dell’Agenzia delle Entrate. Se lo facessero, i dati in possesso degli enti finirebbero nelle mani dei pirati.