giovedì,Marzo 28 2024

Favino miglior attore a Venezia. La Calabria conquista la Laguna

È l’attore Pierfrancesco Favino ad alzare la Coppa Volpi al Festival di Venezia. La sua interpretazione nel film Padrenostro (dal 24 settembre in sala) di Claudio Noce ha convinto i giurati della laguna che gli hanno consegnato il massimo riconoscimento per un attore dello storico festival. Esulta anche la Calabria, perché Padrenostro è stato girato anche lungo la costa

Favino miglior attore a Venezia. La Calabria conquista la Laguna

È l’attore Pierfrancesco Favino ad alzare la Coppa Volpi al Festival di Venezia. La sua interpretazione nel film Padrenostro (dal 24 settembre in sala) di Claudio Noce ha convinto i giurati della laguna che gli hanno consegnato il massimo riconoscimento per un attore dello storico festival. Esulta anche la Calabria, perché Padrenostro è stato girato anche lungo la costa viola, sul Tirreno, tra Scilla e Palmi; in Sila, a Lorica e sul lago Arvo; sulla costa ionica, a Riace, Camini e Stignano nel castello San Fili. 

La commozione di Favino

«Mi avete fatto la più bella sorpresa della mia vita – ha detto Pierfrancesco Favino stringendo la coppa -. Come ha detto un regista, quando si gira un film è come se nascesse una stella e noi viviamo su quella stella per mesi e la sua luce si propaga nello spazio e sugli schermi. Dedico questo premio ai milioni di schermi che si accenderanno, alla luce che si propagherà, al brillare degli occhi nel buio».

Santelli: siamo un set a cielo aperto

Così il presidente della Regione Calabria Jole Santelli: «Tutta la mia gioia per Pierfrancesco Favino che con il riconoscimento della Coppa Volpi alla Mostra internazionale del cinema di Venezia aggiunge un altro sigillo alla sua straordinaria carriera, che in questa stagione ha raggiunto vette ancora più alte con l’interpretazione di Buscetta e Craxi e la nomina a far parte dell’Academy hollywoodiano. Favino nel film “Padrenostro” è anche produttore che ha scelto di girare in esterno in molte location calabresi (Sila, Costa Jonica, Scilla), valorizzando i paesaggi della nostra terra che conosce e ama per avervi trascorso le vacanze da giovane. Una vittoria che consolida una mia convinzione: la nostra regione è un set a cielo aperto che si appresta a fortificare in modo innovativo gli standard del cinema pubblico». 

Citrigno (presidente uscente della CFC): ora continuità

«La Coppa Volpi segna l’ennesimo successo della Calabria Film Commission – parole di soddisfazione del Presidente uscente della Fondazione, Giuseppe Citrigno – Grazie al l’interpretazione di un eroe calabrese, Alfonso Noce, Favino conquista il prestigioso riconoscimento… A questo punto i traguardi raggiunti devono segnare la continuità. Lo dobbiamo soprattutto alle nostre maestranze che hanno contribuito con il loro impegno e il loro valore al successo di Padre Nostro».

La trama e gli anni di Piombo

Il film si basa sull’attentato del 14 dicembre del 1976 al vicequestore Alfonso Noce, padre del regista, per mano dell’organizzazione terroristica Nuclei Armati Proletari, in cui persero la vita il poliziotto Prisco Palumbo e il terrorista Martino Zichittella. Nella Roma del 1976, durante gli anni di piombo, la vita del decenne Valerio viene sconvolta quando assiste con la madre Gina all’attentato ai danni di suo padre, Alfonso, da parte di un commando di terroristi. Quell’estate, mentre il quotidiano di tutta famiglia è ancora pesantemente condizionato dall’accaduto, Valerio fa la conoscenza di Christian, un ragazzino enigmatico poco più grande di lui.

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