lunedì,Maggio 13 2024

Occhiuto: «Convenzione Marulla? Non ricattiamo nessuno. Ma prezzo sarà rivisto»

Il Cosenza continua a navigare nell’incertezza. Da via degli Stadi, nonostante sia trascorso quasi un mese dall’arrivederci alla Serie B, non giungono notizie di alcun tipo. Né sulla futura guida tecnica (sondata la disponibilità di Trocini non si è comunque proceduto con l’esonero di Occhiuzzi) né su chi subentrerà a Trinchera. Le proteste dei tifosi,

Occhiuto: «Convenzione Marulla? Non ricattiamo nessuno. Ma prezzo sarà rivisto»

Il Cosenza continua a navigare nell’incertezza. Da via degli Stadi, nonostante sia trascorso quasi un mese dall’arrivederci alla Serie B, non giungono notizie di alcun tipo. Né sulla futura guida tecnica (sondata la disponibilità di Trocini non si è comunque proceduto con l’esonero di Occhiuzzi) né su chi subentrerà a Trinchera. Le proteste dei tifosi, fra petizioni e assemblee, procedono incessanti. In tutto questo, anche lo stadio San Vito – “Marulla” è spesso argomento di contestazione, stante la convenzione rinnovata lo scorso agosto e che scadrà al termine dei tredici mesi previsti. Abbiamo chiesto al Sindaco, Mario Occhiuto, qual è la posizione dell’amministrazione sull’utilizzo dell’impianto.

Sindaco, sappiamo che l’accordo per l’utilizzo dello stadio scadrà a breve. Ci sono possibilità che non venga rinnovato?

«No, non credo che questo sia possibile perché noi non usiamo mai questi metodi, quasi di tipo “ricattatorio”. Se c’è una squadra, una società che si chiama Cosenza Calcio è chiaro che lo stadio dev’essere adoperato da quella società. Non possiamo certamente compiere azioni di questo tipo».

Ci sarà un adeguamento del canone pagato fino ad oggi?

«Sì. Fino ad oggi è stato ridotto, 70mila euro dai quali poi venivano sottratte le spese straordinarie. Però, dagli uffici, mi dicono che questo canone dovrà essere rivisto. Questo a prescindere da chi sarà il presidente della società».

Insomma, si alzerà il costo?

«Si tenga presente che quando la convenzione è stata siglata si trattava di un canone al ribasso. Già quando è stato firmato si presupponeva che ci sarebbe dovuto essere un adeguamento. Si procederà, quindi, con quanto già previsto».