domenica,Maggio 19 2024

Il Natale a Sangineto è un’idea originale, un paese addobbato con creazioni all’uncinetto

I quadratini di tessuto, cuciti a mano misurano 10 centimetri quadrati e sono stati realizzati con la tecnica granny

Il Natale a Sangineto è un’idea originale, un paese addobbato con creazioni all’uncinetto

Un albero di Natale alto quattro metri che svetta nella piazza del paese e tanti addobbi colorati sparsi per le vie del centro. Nonostante il momento storico difficile, Sangineto non rinuncia all’aria natalizia e prova a risollevare il morale dei suoi abitanti con un tocco di colore, ma anche di originalità. Gli addobbi, infatti, sono tutte creazioni fatte a mano all’uncinetto, compresi il presepe a muro e il il gigantesco albero che, sorretto da una struttura in ferro, è stato rivestito con 650 mattonelle di stoffa. I quadratini di tessuto misurano 10 centimetri quadrati e sono stati realizzati con la tecnica granny. Il progetto, ideato e promosso dalla vicesindaca e assessore alla Cultura Maria Rosa Midaglia, è stato realizzato dal comitato cittadino “City Flowers“, presieduto da Francesca Gaeta.

Un grido d’allarme contro la violenza sulle donne

Non solo aria di festa e non solo creatività, l’albero di Natale di Sangineto è anche espressione di denuncia sociale. Al posto del puntale, infatti, c’è un cerchio in cui sono riposte un paio di scarpette rosse, che, a differenza del resto della struttura, non sono illuminate. «Quella è stata una mia idea – ha detto la presidente Gaeta -. Proprio perché tante famiglie vengono ad ammirarlo, ho pensato che fosse l’occasione per ricordare agli uomini che la violenza sulle donne è un abominio. Le scarpe non sono illuminate perché chi subisce violenza vive il buio». E sul fatto di intrecciare la voglia di leggerezza con un tema così importante, risponde: «Ritengo che ogni occasione sia buona per ricordare a tutti che le donne vanno rispettate. Natale è la festa della famiglia e le famiglie entro le quali c’è violenza non hanno nulla da festeggiare».

Un lavoro lungo ed estenuante

La signora Gaeta racconta di quanto lavoro ci sia voluto per portare a termine il progetto, che va avanti da mesi: «Spesso abbiamo lavorato fino a tarda sera, abbiamo fatto il possibile per consegnare il materiale in tempo». E durante la lavorazione dei tessuti, si sono strette amicizie, solidificati i rapporti, ci si è seduti attorno a un tavolo a chiacchierare, come si faceva una volta quando non c’erano i social network. «E’ stato faticoso, ma è una bellissima esperienza – dice ancora la donna -. Devo ringraziare in particolar modo la vicesindaca che è stata al nostra fianco per tutto il tempo». Il progetto, inoltre, è stato interamente autofinanziato e per raccogliere i fondi i volontari si sono rivolti anche ai sanginetesi lontani dalla loro terra, che si ritrovano e scambiano opinioni su un gruppo Facebook: «Sono arrivati soldi anche dall’America – confessa la presidente di “City Flowers” – ma anche chili e chili di gomitoli di filo necessari alla realizzazione delle mattonelle. A un certo punto non sapevo più come sistemarli in casa».

I nomi dei volontari

Oltre alla presidente Gaeta e alla vicesindaca Midaglia, hanno preso parte al progetto: Francesca Di Giovanni, Susanna Palermo, Antonello Liporace, Mario Castiglia, Maria De Marco, Bice Russo, Teresa Lalia, Edera Bonanata, Rosa Vilardi, Luca Di Giovanni, Enzo Scilinguo, Concetta Palermo, Adelina Cianni, Maria Cristina Ciraudo, Maria Grazia Cairo, Loredana Midaglia, Filomena Lalia, Agostino Palermo, Lucia Cataldo, Lucia Corrado, Marta Rovigo, Maria Castiglia, Maria Bonanata, Pina Midaglia, Enza Vilardi, Rosa Cataldo, Alessandro Lacava. Tutte queste persone hanno lavorato per mesi per la loro comunità in silenzio e senza chiedere nulla in cambio, solo per regalare sorrisi a Sangineto e restituire ai suoi abitanti il senso vero del Natale.