sabato,Maggio 18 2024

Imprenditore immobiliare vessato dal Comune di Crosia: vince 11 volte al TAR

La vicenda amministrativa ora avrà uno sfogo penale, perché l'imprenditore intende rivolgersi alla procura di Castrovillari per sporgere una denuncia

Imprenditore immobiliare vessato dal Comune di Crosia: vince 11 volte al TAR

Pubblicata oggi l’ennesima sentenza del TAR Calabria-Catanzaro, riguardante un imprenditore di Crosia, raggiunto da plurimi atti amministrativi da parte dell’ufficio tecnico comunale, con i quali veniva ripetutamente dichiarato l’annullamento dei titoli edilizi già ottenuti (SCIA e permesso di costruire), relativamente ad un capannone su cui insistono diverse attività commerciali, ed in cui risultano impiegati molte unità lavorative. Tuttavia, i vari atti emessi dal Comune di Crosia nel corso degli anni ed in diversi giudizi, sono stati dichiarati illegittimi dal Tribunale Amministrativo Regionale per Calabria, sezione di Catanzaro.

Infatti, tra la società proprietaria dell’immobile ed il conduttore di alcuni locali, entrambi assistiti dall’avvocato Giuseppe Carratelli, sono stati ben 11 i provvedimenti emessi dai giudici amministrativi catanzaresi, 6 fra decreti ed ordinanze cautelari e ben 5 sentenze, con cui sono state accolte le doglianze mosse dalla parte privata.

L’imprenditore, infatti, nei propri scritti difensivi, ha più volte evidenziato che il Comune di Crosia non stava perseguendo l’interesse pubblico, in quanto stava emettendo atti amministrativi con l’unica finalità di arrecare fastidio all’imprenditore, il quale, peraltro, non gode di buoni rapporti con l’attuale amministrazione comunale.

Il TAR, in totale accoglimento delle richieste formulate dall’avvocato Carratelli, dopo 4 anni (la vicenda va avanti dal 2018) e plurimi giudizi (sempre conclusi con esito favorevole all’imprenditore), ha finalmente messo la parola fine all’annosa vicenda, dichiarando che «si è esaurito il potere di intervento dell’amministrazione comunale sul permesso di costruire, che si consolida definitivamente per effetto della presente sentenza». Il Comune di Crosia è stato anche condannato al pagamento delle spese di questo giudizio, per oltre 6mila.

Tali somme si aggiungono agli importi già stabiliti nelle precedenti sentenze in favore della difesa dell’imprenditore, oltre alle spese per la verificazione sullo stato dei luoghi, ed ai compensi per il valente difensore del Comune di Crosia (che nulla ha potuto a fronte dei motivi di gravame svolti dalla difesa dell’imprenditore), arrivando ad un totale di circa 30.000 € che andranno a pesare sulle casse comunali, già gravate dallo stato di dissesto recentemente dichiarato.

L’imprenditore, tuttavia, dopo aver ottenuto l’ennesima vittoria dinanzi al giudice amministrativo, si rivolgerà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, al fine di perseguire i soggetti operanti all’interno del Comune di Crosia, i quali, a suo dire, anziché occuparsi dei numerosi problemi che affliggono gli abitanti del luogo, hanno preferito emettere numerosi atti.

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