mercoledì,Maggio 1 2024

Riunione Consiglio M5S: si va verso un nuovo confronto Draghi-Conte

Giuseppe Conte incontra i suoi alla vigilia del voto in Senato sulla fiducia al Decreto Aiuti: bocche cucite sulla linea prevalsa. Letta: «Se il M5S esce cade tutto»

Riunione Consiglio M5S: si va verso un nuovo confronto Draghi-Conte

E’ terminata, dopo circa 5 ore, la riunione del Consiglio nazionale M5S con Giuseppe Conte. Sul tavolo la linea da tenere domani al voto di fiducia sul dl aiuti in Senato. Mentre questa mattina sembrava prevalere con forza l’ipotesi di non votare la fiducia al dl aiuti, ci sarebbe stata un’evoluzione nelle ultime ore. Bocche cucite sulla linea prevalsa, ma fonti qualificate del Movimento affermano all’Adnkronos che potrebbero esserci contatti tra Conte e il premier Mario Draghi già nelle prossime ore.

E’ iniziato intorno alle 9 di questa mattina il Consiglio nazionale del M5S. A quanto apprendeva l’Adnkronos, stamane stava prevalendo la linea dura, ovvero uscire dall’Aula domani in Senato sul voto di fiducia al dl. L’eventuale pugno di ferro però non sarebbe propedeutico all’uscita dal governo, spiegavano diverse fonti grilline. La volontà è prendere le distanze dal testo, come già accaduto in Consiglio dei ministri, così da non votare la contestata norma sull’inceneritore a Roma, ma non far venir meno – per ora – il sostegno al governo, nell’attesa che dal premier Mario Draghi arrivino le risposte attese da Conte e i 5 Stelle alla lettera con i punti ritenuti centrali per il Movimento.

Dubbi però, nella riunione, sulla tenuta del governo: diversi hanno avanzato il timore che la tenuta dell’esecutivo possa venir meno, al netto delle intenzioni dei 5 Stelle. Non a caso, durante l’incontro è circolato il lancio di agenzia in cui Salvini avverte che il mancato voto dei 5 Stelle alla fiducia segnerebbe, per il leader della Lega, la fine del governo e il ritorno al voto.

Fonti presenti all’incontro ci tenevano comunque a precisare che la decisione sulla linea da tenere domani in Senato non era ancora definita: “Ci stiamo confrontando, è ancora presto per dire che lasceremo l’Aula – spiegava una fonte presente alla riunione -. La possibilità c’è ma stiamo soppesando le possibili conseguenze, perché i timori e i dubbi ci sono”.

Sembravano invece averne meno i senatori pentastellati, in attesa della riunione di questa sera con Conte. La maggioranza sarebbe per non partecipare al voto, una decina, invece, sarebbe per tenere una linea durissima, dunque votare contro il decreto. Ma la linea dell’astensione è quella su cui confidano i più, compresi i più ‘barricaderi’.

Governo, Letta: «Se esce il M5S cade tutto»

“L’Italia ha bisogno di un governo non di una crisi o di precipitare a elezioni a ferragosto”. Così Enrico Letta all’assemblea congiunta dei gruppi Pd alla Camera. “Non voglio che venga visto come un ricatto ma se una forza politica importante come M5S” esce dal governo “non è per ricatto o per ripicca che diciamo che cade tutto e si va al voto, è la logica delle cose e quello che hanno detto ieri Salvini e Berlusconi è una considerazione ovvia”, continua Letta, che aggiunge: “Dico con grande forza a chi pone una serie di questioni e una svolta che noi, questa svolta, l’abbiamo vista e intravisto la possibilità concreta di una svolta sociale perché i prossimi 9 mesi siano i mesi in cui il governo risponde alla crisi”.

“Questo governo – rimarca – può funzionare solo in questo formato e in questa configurazione. Era chiaro già quando è nato”.

“Anche noi abbiamo dei punti che non trovano consenso in questa maggioranza. E’ naturale che questi distinguo si esplicitino, lo ritengo legittimo. Ma dico: attenzione, perché non vorrei che con i distinguo si finisse come con il colpo di pistola di Sarajevo che diede il via alla prima guerra mondiale. Nessuno vuole che i distinguo divengano il colpo di pistola di Sarajevo”, sottolinea il segretario dem. “Io penso che il capro espiatorio sia il tema centrale. La logica di Malaussene dobbiamo toglierla dal tavolo. Non possiamo metterci alla finestra e fare campagna elettorale da oggi”, le parole di Letta.

fonte: Adnkronos

Articoli correlati