M5S, Calabria e Cosenza ancora senza un coordinatore territoriale
Giuseppe Conte ha assegnato gli incarichi in tutta Italia, tranne che nella nostra regione e in Sicilia. Orrico, ma non solo, resta in attesa di un cenno da parte del leader pentastellato
La Calabria – evidentemente – è un caso da affrontare con maggiore cura di particolari per il Movimento 5 Stelle. Fatto sta che ieri pomeriggio Giuseppe Conte ha assegnato gli incarichi in tutto il resto d’Italia, meno che nella nostra regione e in Sicilia. «L’elenco sarà integrato nei prossimi giorni con l’indicazione dei coordinatori territoriali delle due regioni» ha commentato l’ex Presidente del Consiglio dilatando i tempi di attesa dal Pollino allo Stretto.
Se a livello nazionale l’erosione di voti ai danni del Partito Democratico continua senza soluzione di continuità, in Calabria i militanti attendono da tempo di conoscere con chi interfacciarsi per portare avanti istanze e battaglie sociali. Nel frattempo le coalizioni elettorali, risultate vincenti a Cosenza e Catanzaro, reggono agli scossoni provenienti dalle elezioni nel Lazio e in Lombardia. Impossibile, inoltre, paragonare le politiche alle regionali per tutta una serie di motivazioni che la storia d’Italia si porta dietro quando c’è da recarsi alle urne, ma per imporsi anche nel locale c’è bisogno di strutturarsi sul territorio.
Dopo il passo indietro di Massimo Misiti, i pentastellati sono rimasti senza una guida e attendevano che da Roma il presidente Giuseppe Conte indicasse il successore. La data segnata in rosso sul calendario era ieri, ma i pentastellati dovranno attendere ancora. In questi mesi gli interventi sono stati affidati al consigliere regionale Davide Tavernise o, come spesso è accaduto, direttamente al battaglione degli eletti in Parlamento.
Proprio a Roma c’è chi ha affermato pubblicamente di essere a disposizione per ricoprire l’incarico di coordinatrice regionale. Anna Laura Orrico non ne ha mai fatto mistero. «Solo Conte conosce il suo disegno, ma qualora dovesse essermi conferito questo incarico, lo accetterò con grande senso di responsabilità – ha detto qualche settimana fa senza girarci troppo intorno -. Proverei a fare quello che per me deve fare il Movimento Cinque Stelle in Calabria, vale a dire rappresentare un’opposizione consolidata, propositiva e costruire il futuro di questa regione».
Tuttavia il dado non è tratto, del resto la casella relativa alla nostra regione non è stata colmata. Tra i militanti, a margine della frenata di ieri pomeriggio, iniziano a circolare ipotesi alternative. La prima riguarda Vittoria Baldino, l’altra parlamentare eletta in un distretto cosentino, ma non sarebbe l’unica strada percorribile. C’è chi sussurra che il post-Misiti sarà affidato ad una personalità calata direttamente da Roma e non calabrese, chi invece che si pescherà tra coloro che sono rimasti fuori dal Parlamento il 25 settembre. In ultimo, non certo in ordine di importanza, ci sarebbe Laura Ferrara che da Bruxelles resta attenta a ciò che accade in Calabria. Una cosa è certa: i Meet Up hanno perso la forza propulsiva degli inizi e spingono per una nuova ripartenza.