sabato,Maggio 18 2024

Terremoto Amaco Cosenza, chiesto il fallimento dell’azienda. Posteraro lascia l’incarico

L'amministratore unico scrive una lunga lettera d'addio. La procura si rivolge al tribunale. Ecco le ultime novità

Terremoto Amaco Cosenza, chiesto il fallimento dell’azienda. Posteraro lascia l’incarico

La procura di Cosenza, all’esito di un lungo approfondimento investigativo, ha chiesto al tribunale di Cosenza, il fallimento dell’azienda di trasporti “Amaco Cosenza“, gestita fino a ieri dall’amministratore unico Paolo Posteraro. Quest’ultimo ha deciso di fare un passo indietro, lasciando l’incarico. Ecco i passaggi principali della sua missiva indirizzata ai dipendenti e agli altri dirigenti aziendali.

Amaco Cosenza, la lettera d’addio di Paolo Posteraro

«Lascio l’Amaco. Dopo cinque anni di intenso lavoro e qualche mese prima della naturale scadenza del mandato, stanco di promesse non mantenute e decine di assemblee andate deserte. Lascio l’Amaco con grande amarezza. Con l’amarezza di chi da mesi e mesi attende che il Socio unico proceda con una ricapitalizzazione dovuta a sue stesse scelte – stralciare dei crediti – e che è stata prima promessa, poi condizionata all’approvazione di un Piano industriale e poi, chissà perché, ancora sospesa, rischiando di decretare lo scioglimento dell’Azienda e la perdita di tutti i posti di lavoro» scrive Posteraro.

«Un’amarezza che mi ha spinto, per il rispetto che devo all’Amaco e ai suoi lavoratori, a farmi da parte. Lascio l’Amaco, però, con orgoglio. Con l’orgoglio di chi l’ha salvata dal fallimento nel 2017, quando il solo costo del personale superava il fatturato, ha dato nuovo impulso ai servizi e l’ha risanata fino a portarla in equilibrio prima del Covid e in questi anni di pandemia e di guerra, con i ricavi crollati e il prezzo del metano più che decuplicato, è riuscito a evitarne il default. Con l’orgoglio di chi in cinque anni ha ridotto i debiti di 4 milioni e lascia 1 milione in cassa» si legge ancora nella missiva.

«Lascio l’Amaco anche con fiducia. Con fiducia nel futuro, se si darà puntuale esecuzione al Piano industriale inviato al Comune e che traccia un sicuro percorso di rilancio per l’Azienda. Lascio l’Amaco con gratitudine. Con gratitudine verso un’esperienza che mi ha dato tanto, verso l’oggi senatore Mario Occhiuto che mi ha voluto come Amministratore unico e verso tutte le persone che mi hanno permesso di raggiungere i tanti risultati positivi, uno per tutti il Direttore generale, l’ingegner Ernesto Ferraro, un grande manager e un grande tecnico che all’Azienda ha dato tutto se stesso» prosegue Posteraro.

«Lascio l’Amaco, infine, con curiosità. Con la curiosità di vedere il servizio rinnovato dai nuovi autobus elettrici, che purtroppo sono in ritardo per gli effetti della guerra, ma anche con la curiosità di vederci chiaro in quello che il Sindaco vuol fare di questa Azienda, che è un patrimonio di tutti i cosentini e che non teme verifiche e controlli di sorta» aggiunge l’ormai ex amministratore unico.

«Porterò sempre l’Amaco nel cuore e spero che chi ci lavora conservi un bel ricordo di me, sapendo che i sacrifici chiesti al personale sono stati sempre motivati dall’obiettivo di garantire un futuro alla nostra piccola comunità e che, del resto, io sono stato il primo a subirli, costando alla Società la metà del mio predecessore. Mi auguro che questo mio sofferto passo indietro serva a smuovere le coscienze di Palazzo dei Bruzi e a far mantenere le promesse fatte dal Sindaco, in modo da salvare l’Azienda e garantirle un futuro» conclude Posteraro.

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