giovedì,Maggio 16 2024

Amaco, la Faisa Cisal: «E’ uno scempio economico-finanziario e sociale»

«siamo costretti a rilevare come la convocazione dei rappresentanti sindacali aziendali nel giorno in cui questo Sindacato attuerà uno sciopero di 24 ore non costituisca certo un segno di sensibilità»

Amaco, la Faisa Cisal: «E’ uno scempio economico-finanziario e sociale»

«Il fallimento di AMACo apre uno spaccato nuovo in una crisi vecchia come il cucco, sulla quale noi stessi abbiamo, inutilmente, speso tempo e parole nel tentativo di ottenere risposte chiare su di una situazione aziendale che ci appariva sin dall’inizio critica e che temiamo possa essere stata figlia di una politica gestionale dalla dubbia competenza». Lo scrivono in una nota Francesco Bruno e Francesco Sibio, rispettivamente segretario provinciale di Cosenza e segretario regionale della Faisa-Cisal, il sindacato degli Autoferrotranvieri.

«Su tale aspetto confidiamo nel lavoro della magistratura – proseguono -. Resta il fatto che il risultato al quale è giunta AMACO è sotto gli occhi di tutti ed è costituito da uno scempio che è doppio: economico-finanziario e sociale, perché sulla strada restano fornitori ed enti insoddisfatti ma, soprattutto, decine e decine di famiglie di lavoratori che del “sistema” sono le vittime più duramente colpite. Il subentro di un nuovo gestore, sotto l’aspetto operativo del servizio di trasporto pubblico, è cosa che deve avvenire con estrema cura e con tutte le tutele del caso rivolte ai lavoratori».

«Già troppo hanno pagato i dipendenti, per errori ad essi non ascrivibili e che, se reiterati,
sarebbero imperdonabili e gravissimi. Abbiamo appurato, dalla stampa – si legge ancora – di un incontro tenuto tra il Curatore di recente nomina e un gruppo di lavoratori, ai quali sarebbero state rivolte non meglio precisate rassicurazioni, senza tuttavia fornire dettagli sul nuovo soggetto datore. Senza nulla opporre al coinvolgimento diretto dei lavoratori, che è sempre cosa condivisibile, osserviamo tuttavia come l’iter che condurrà i dipendenti al nuovo approdo non potrà non svilupparsi attraverso il confronto con il sindacato».

Le tutele richieste dal caso in esame sono di un ordine di importanza tale che ciascun passaggio dovrà essere eseguito attraverso il pieno coinvolgimento delle parti sociali, tenendo sempre bene a mente che in gioco vi sono non solo posti di lavoro, ma sogni e speranze di padri e di madri di famiglia. In ordine a tanto – scrivono dalla Faisa-Cisal – siamo costretti a rilevare come la convocazione dei rappresentanti sindacali aziendali nel giorno in cui questo Sindacato attuerà uno sciopero di 24 ore non costituisca certo un segno di sensibilità».

«Ai lavoratori, ai quali restiamo vicini – conclude la nota – assicuriamo l’impegno di vigilanza su ciascuno degli aspetti della procedura che dovrà condurli nella loro nuova “casa”, che dovrà essere un approdo dal quale lavorare con fiducia nel futuro e certezza nel presente, al riparo da qualsiasi branco che potrebbe renderli nuovamente agnelli sacrificali».

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