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Omicidio a Cosenza, Tiziana Mirabelli ha nascosto il corpo in casa per sei giorni. La sua versione al vaglio del pm: «Pretendeva rapporti sessuali» | VIDEO

In passato tra l'indagata e la vittima erano sorti gli stessi problemi. Parliamo di un rapporto di vicinato conflittuale. Ora la donna si trova nel carcere di Castrovillari

Omicidio a Cosenza, Tiziana Mirabelli ha nascosto il corpo in casa per sei giorni. La sua versione al vaglio del pm: «Pretendeva rapporti sessuali» | VIDEO

Tiziana Mirabelli, rea confessa dell’omicidio di Rocco Gioffrè, 75 anni, commesso il 14 febbraio scorso, nella mattinata di oggi, 19 febbraio 2023, si è presentata alla caserma “Grippo” di Cosenza insieme ai legali Cristian Cristiano e Santo Orrico. Ai militari dell’Arma la donna di 47 anni ha rilasciato una prima dichiarazione, nella quale avrebbe descritto quanto accaduto al quinto piano dell’edificio situato in via Monte Grappa. Il delitto è avvenuto nell’appartamento di Tiziana Mirabelli.

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La donna, secondo quanto raccolto da Cosenza Channel, aveva avuto diversi problemi in passato con Rocco Gioffrè. Un rapporto di vicinato molto conflittuale. Mirabelli infatti avrebbe dichiarato ai carabinieri di aver subito alcune lesioni dall’uomo. Lei, però, all’epoca avrebbe deciso di non denunciare il 75enne, senza recarsi di conseguenza al pronto soccorso dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza.

Così il 14 febbraio scorso, la vittima avrebbe bussato alla porta dell’indagata – ad oggi in stato di fermo e trasferita nella sezione femminile del carcere di Castrovillari – generando una discussione. Nel corso della lite, visto il presunto rifiuto della donna di avere rapporti sessuali con il 75enne, l’uomo anziano avrebbe estratto un coltello tentando di aggredire Tiziana Mirabelli.

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L’indagata si sarebbe innanzitutto adoperata per evitare i fendenti e solo in seguito avrebbe afferrato il coltello ferendo mortalmente Rocco Gioffrè nella parte addominale. Il corpo, secondo quanto ha riferito, lo ha tenuto nascosto in una stanza, essendo sconvolta. Nessun colpo quindi è stato inferto alla schiena. Ovviamente la versione di Tiziana Mirabelli è al vaglio del pm Maria Luigia D’Andrea. Saranno decisivi ai fini della veridicità del narrato i rilievi svolti dagli specialisti dell’Arma nell’abitazione e l’esame autoptico che sarà effettuato nelle prossime ore dai medici legali incaricati dalla procura di Cosenza, diretta dal procuratore capo Mario Spagnuolo.

Si tratta quindi di un caso di omicidio molto delicato. Da valutare in tal senso l’ipotesi di reato che sarà indicata dalla procura rispetto a quanto dichiarato dalla donna e valutato dagli investigatori sulla scena del crimine. L’interrogatorio di garanzia si svolgerà nei prossimi giorni.

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