lunedì,Maggio 20 2024

Omicidio Gioffrè, Tiziana Mirabelli rimane in carcere. Ma ci sono due novità

Venerdì i consulenti della procura andranno in carcere per verificare se le ferite riportate dalla donna siano compatibili con il narrato reso ai carabinieri e agli inquirenti

Omicidio Gioffrè, Tiziana Mirabelli rimane in carcere. Ma ci sono due novità

Il gip Alfredo Cosenza non ha convalidato il fermo di Tiziana Mirabelli ma ha applicato all’indagata la misura cautelare della custodia in carcere. La donna, quindi, rimane reclusa nella sezione femminile della casa circondariale di Castrovillari. Il giudice ha condiviso le argomentazioni del pubblico ministero Maria Luigia D’Andrea e del procuratore capo Mario Spagnuolo. Nell’ordinanza si fa riferimento comunque alla possibilità di giungere a nuove valutazioni, che spetteranno alla procura, circa la veridicità del narrato offerto da Tiziana Mirabelli ai carabinieri di Cosenza. (LEGGI QUI L’INTERROGATORIO DI TIZIANA MIRABELLI)

Autopsia all’obitorio dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza

L’autopsia sul corpo di Rocco Gioffrè, 75 anni, ucciso da Tiziana Mirabelli il 14 febbraio scorso nell’appartamento di lei, si è conclusa nella tarda serata di oggi, 22 febbraio 2023. Il corpo è stato nascosto per sei giorni. Domenica poi la confessione della donna impegnata socialmente nella difesa dei diritti dei lavoratori delle cooperative sociali cosentine. L’esame autoptico è stato eseguito dai medici legali Vannio Vercillo e Silvio Berardo Cavalcanti, a cui ha preso parte anche l’avvocato Francesco Gelsomino, quale difensore dei familiari della vittima.

Omicidio Gioffrè, quali sono due novità

Le novità riguardo l’inchiesta sull’omicidio di Rocco Gioffrè sono due. La prima è che venerdì prossimo i consulenti della procura di Cosenza andranno in carcere a Castrovillari per verificare se le ferite riportate da Tiziana Mirabelli siano compatibili con la dinamica omicidiaria descritta dalla donna agli inquirenti. Analizzeranno anche le lesioni profonde alla mano destra. Questa richiesta è stata avanzata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Cristian Cristiano, ed è stata accolta dalla procura di Cosenza. La seconda, invece, attiene a un discorso di tipo tecnico. Sempre su istanza difensiva, lunedì verrà conferito l’incarico a un ingegnere informatico che avrà il compito di aprire il cellulare di Tiziana Mirabelli.

Nel telefono della donna, secondo quanto dichiarato al gip di Cosenza, sarebbero conservati i messaggi su Messenger e Whatsapp che avrebbe inviato la vittima all’indagata. Quest’ultima ha riferito che il 75enne avrebbe assunto nei suoi riguardi un atteggiamento morboso, arrivando al punto di spiarla. Tiziana Mirabelli infatti ha fatto riferimento pure ad alcune microspie rinvenute e conservate in una scatola assieme a una card memory Sd, nella quale ci sarebbero le immagini dei pedinamenti. Oggi, infine, gli specialisti dell’Arma dei carabinieri si sono recati nuovamente nell’appartamento di Tiziana Mirabelli per eseguire ulteriori rilievi.

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