mercoledì,Maggio 8 2024

I verbali bis di Roberto Presta non entrano nel processo “Valle dell’Esaro”

Passa la questione difensiva esposta dall'avvocato di Francesco Ciliberti. Domani altra udienza. A luglio inizierà la requisitoria del pubblico ministero Alessandro Riello

I verbali bis di Roberto Presta non entrano nel processo “Valle dell’Esaro”

I verbali bis di Roberto Presta, collaboratore di giustizia, non entreranno nel processo “Valle dell’Esaro”, l’inchiesta della Dda di Catanzaro contro una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico. La questione è stata posta in udienza dall’avvocato Enzo Belvedere, difensore di Francesco Ciliberti, uno dei principali imputati di “Valle dell’Esaro”. Il penalista, a seguito della richiesta avanzata dal pubblico ministero Alessandro Riello, di depositare un’attività integrativa relativa alle dichiarazioni rese da Presta ai magistrati della Dda di Catanzaro, già contenute in “Reset“, ha spiegato al collegio giudicante di Cosenza che i verbali del pentito non potevano essere ritenuti «attività integrativa» in quanto gli stessi erano già a conoscenza della procura antimafia da tempo. Questione, supportata da numerose sentenze della Cassazione, che ha trovato d’accordo anche il resto degli avvocati, come nel caso del legale Lucio Esbardo che ha parlato di «lealtà processuale violata» qualora il tribunale avesse accolto la tesi della pubblica accusa.

I verbali bis di Roberto Presta

La Dda di Catanzaro voleva che il tribunale venisse a conoscenza di quei verbali di Roberto Presta in considerazione del fatto che il pentito di Roggiano Gravina nel corso degli interrogatori aveva riferito anche sulla presunta esistenza del clan Presta, capeggiato da suo cugino Franco e da suo fratello Antonio, una cellulare criminale della più nota cosca di ‘ndrangheta “Lanzino-Patitucci” di Cosenza. Le dichiarazioni di Presta avrebbero dovuto sostenere il teorema accusatorio relativamente all’aggravante mafiosa, ovvero che l’associazione a delinquere dedita al narcotraffico avrebbe operato per agevolare il presunto clan dei Presta.

Come si è svolto il processo “Valle dell’Esaro”

Nella seduta processuale odierna sono stati sentiti due testi citati dalle difese. In un caso, parliamo del professore Unical Luciano Romito, il perito ha escluso che nel corso di un’intercettazione captata dalla Squadra Mobile di Cosenza, si sentisse la voce di Giovanni Garofalo. Poi è stato escusso un avvocato per la posizione di Ciliberti. Il legale in questione ha ripercorso la carriera imprenditoriale della famiglia dell’imputato. Domani altra udienza, con la testimonianza della mamma di uno degli imputati in relazione all’acquisto di alcuni frigoriferi. A luglio, infine, inizierà la requisitoria del pm Alessandro Riello.