lunedì,Maggio 13 2024

Verso il Consorzio di Bonifica unico, Molinaro: «Da gennaio stipendi pagati con puntualità»

Il consigliere regionale esperto in “materia”, vede nell’ente varato con la riforma la soluzione a tutti i mali. Compresi gli stipendi arretrati. «La legge ha messo a disposizione 7 milioni per favorirne l’avviamento. Le dimissioni di Borrello? Scelta di vita»

Verso il Consorzio di Bonifica unico, Molinaro: «Da gennaio stipendi pagati con puntualità»

I consorzi di bonifica continuano a roteare nell’occhio del ciclone. Da una parte molti lavoratori protestano – ancora – per gli stipendi arretrati, dall’altra la riforma verso l’ente unico avanza a piccoli passi, seppure non manchino i problemi come le dimissioni commissario del consorzio di bonifica unico nominato dal presidente della Regione come traghettatore tra i vecchi ed il nuovo organo approvato ad agosto scorso a Palazzo Campanella.

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Una riforma necessaria a causa di gestioni, in alcuni casi, non sempre trasparenti dei consorzi e varata con norma apposita dopo molti mesi di proteste, montate un po’ in tutta la regione. Proprio gli atavici problemi legati all’erogazione degli stipendi hanno indotto l’amministrazione regionale ad accelerare il percorso di riordino verso il consorzio di bonifica unico – sul modello accentratore plasmato in sanità con Azienda Zero – previsto in esercizio col nuovo anno. Sul tema abbiano ascoltato il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro, profondo conoscitore della “materia”.

Molinari, secondo lei qual è lo stato di salute attuale dei consorzi di bonifica calabresi?

«La riforma del 3 agosto ha tracciato una strada nuova, che sarà abbastanza lineare nell’attraversamento delle sue tappe. Entro la fine dell’anno i commissari straordinari dovrebbero concludere i loro compiti, per come prevede la norma approvata dalla massima assise regionale, e poi lasciare il campo ai commissari liquidatori che accompagneranno i consorzi fino all’ente unico. Questo è il percorso su cui si sta lavorando».

I lavoratori, però, continuano a protestare per gli stipendi arretrati.

«I problemi nella somministrazione degli stipendi c’erano prima della riforma ed oggi, in alcuni casi continuano a ripercuotersi. Non esiste la bacchetta magica per risolvere queste difficoltà. Mi consta però che circa venti giorni fa siano stati distribuiti circa due milioni di euro, ma credo che quello dei salari sarà un problema che andrà ad esaurirsi quando la governance dei processi passerà al consorzio di bonifica unico. Tra l’altro la disponibilità finanziaria della legge, per l’anno 2024 prevede una disponibilità di 7 milioni di euro per favorirne l’avviamento, quindi immagino che da gennaio in poi – o giù di lì – le mensilità saranno erogate regolarmente e puntualmente.

Presumo che in queste settimane che restano, i commissari straordinari proveranno a colmare i gap retributivi man mano che incasseranno i ruoli, anche perché gli stipendi sono prioritari in fase di liquidazione. Confido quindi che dal 2024 i lavoratori potranno stare tranquilli proprio per via della disponibilità economica della legge. Credo sia fisiologico che questa fase transitoria si stia portando dietro ancora qualche strascico dei grandi problemi del passato».

Un percorso, quello verso la riforma, che ha registrato le dimissioni del commissario unico, Fabio Borrello. Qual è la sua lettura?

«Ho sentito Borrello proprio questa mattina, ci conosciamo da tempo, come me proviene da Coldiretti e così l’ho chiamato per capirne di più. Mi ha spiegato che dietro alla sua decisione di dimettersi ci sono motivazioni di carattere personale, professionale e familiare anche se ha ammesso che aveva delle difficoltà a portare avanti da solo il mandato affidatogli dal governatore.

È presidente interprovinciale di Coldiretti, esercita la professione di avvocato, gestisce la sua azienda agricola e probabilmente non riesce più a divincolarsi tra i vari impegni. Si è comunque detto sereno per aver assolto all’incarico affidatogli fino alle sue dimissioni. Insomma, è stata una scelta di vita. Immagino che certamente sarà sostituito, anche a breve perché la via verso la riforma dei consorzi di bonifica non può subire rallentamenti e credo che l’assessore Gallo ed il presidente Occhiuto avranno già in mente il suo successore».

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