domenica,Maggio 19 2024

Corigliano Rossano 2024, Stasi va in pressing ed il Pd cosentino convoca il segretario Madeo

Nelle ultime ore, preoccupato dalla candidatura della Straface, il sindaco uscente avrebbe chiesto l’intervento dei livelli regionali e provinciali per dipanare la matassa dem, attualmente contro di lui

Corigliano Rossano 2024, Stasi va in pressing ed il Pd cosentino convoca il segretario Madeo

L’effetto domino provocato dall’ormai certa candidatura di Pasqualina Straface, in alcuni ambienti starebbe destando più di qualche preoccupazione. L’entusiasmo innescato in modo trasversale in città dalla discesa in campo della consigliera regionale di Forza Italia, potrebbero mettere un po’ di pepe sulla coda di Flavio Stasi e di una campagna elettorale che sembrava soporifera. Per correre ai ripari – questa la notizia riferita da autorevoli fonti interne – il sindaco uscente sarebbe andato in pressing alla Gattuso sul Partito democratico ai livelli regionale e provinciale perché intercedano col circolo di Corigliano Rossano fino a condurlo sulle sue posizioni.

E per questo il segretario cittadino Franco Madeo è stato convocato a Cosenza per un confronto col segretario della federazione cosentina, Vittorio Pecoraro, previsto tra due giorni. Quest’ultimo pare abbia ricevuto il “messaggio” di Stasi anche attraverso i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, da tempo “tifosi” del sindaco.

L’invito recapitato a Madeo servirà per provare ad ammorbidire le posizioni del Pd di Corigliano Rossano, per la maggior parte dei sui iscritti – base e dirigenti – avverso a Flavio Stasi. Pecoraro, però, dovrebbe imporre alla costola ionica del partito volontà diverse da quelle espresse da 21 dirigenti locali su 31, attraverso una lettera inviata proprio al segretario provinciale ed al segretario regionale Nicola Irto.

Le stesse fonti sostengono che Irto non parteciperà all’incontro con Madeo, perché sostanzialmente della querelle Corigliano Rossano se ne starebbe lavando le mani. Bisognerà, dunque, attendere venerdì per capire come si muoverà il Pd locale, ad oggi fuori da tutti i giochi e rimasto isolato anche rispetto al tavolo di centrosinistra convocato e condotto ormai da mesi dai Verdi sulla base di un’unica conditio sine qua non: il sostegno al sindaco uscente.

Un tavolo al quale, però, partecipa la costola stasiana del Pd – quella che non detiene il simbolo – rappresentata da Franco Pacenza e da Rosellina Madeo, l’unica consigliere comunale dem eletta contro Stasi cinque anni fa ma che ha praticato presto il salto della quaglia. La maggior parte del direttivo e della base hanno chiesto a Franco Madeo di battere strade diverse e sicuramente parallele rispetto a quelle di Stasi e dei sovranisti, con una proposta dem da presentare ad altri o, addirittura, in solitaria se non si dovesse trovare una quadra.

Quale? Il Pd potrebbe avvicinarsi ad Azione se la costola locale del partito di Calenda continuasse tenere la sbarra dritta sulla candidatura a sindaco – già ufficializzata due settimane fa – di Mattia Salimbeni, nonostante si vociferi che potrebbe essere ritirata per far ricongiungere Azione col centrodestra, sulla scia delle dinamiche regionali, per come vorrebbe il governatore, Roberto Occhiuto che vuole vincere le elezioni nella terza città della Calabria. Il rapporto di amore-odio tra Stasi ed il Pd Quando tutto sembrava presagire al meglio tra Partito democratico e Flavio Stasi, un paio di anni fa, la sua candidatura da autonomo a presidente della Provincia di Cosenza, dopo essere stato scaricato dal Pd cosentino, ha di fatto spaccato l’elettorato di centrosinistra e consegnato l’ente intermedio al governo di centrodestra.

Una mossa che in quei giorni aveva suscitato la “scomunica” a Stasi da parte del responsabile nazionale degli enti locali del Pd ed ex ministro, Francesco Boccia. Il sindaco di Corigliano Rossano col tempo ha poi ricucito i rapporti coi potentati dem cosentini ma non con il circolo coriglianorossanese, nelle cui file militano dirigenti che di Stasi non ne vogliono minimamente sentirne parlare. Per questo, alla vigilia del congresso cittadino tenutosi a maggio 2022, il primo cittadino ha tentato la “scalata” al partito col tesseramento di un gruppo di suoi fedelissimi che poi hanno portato al tavolo la mozione Mariolina Cacciola, giunta poi terza sui tre concorrenti presentatisi alle elezioni a segretario.

L’accordo tra terzi e secondi, rappresentati dall’attuale segretario, è poi servito ad eleggere Franco Madeo, a quanto pare sulla base di un accordo secondo cui il Pd avrebbe sostenuto il sindaco uscente alle amministrative. Siamo ai giorni nostri e quell’accordo è deflagrato tra le mani di Madeo per espressa volontà della maggioranza del circolo locale. Un Pd che, però, servirà come il pane a Flavio Stasi quando – e se, come si mormora – si candiderà alla presidenza della Regione nell’autunno 2026. Per questo – siamo, ovviamente, nel campo delle indiscrezioni politiche – starebbe tessendo rapporti con il sindaco di Bari, presidente nazionale di Anci, Antonio De Caro che potrebbe aiutarlo nella sua corsa alla cittadella regionale, intercedendo a livello nazionale e regionale.