sabato,Maggio 18 2024

Tutino: «Cosenza, regaliamoci un sogno. Facciamo sei punti e vediamo»

Le parole del bomber del Cosenza a La Gazzetta del Sud: «Io come Marulla? No. Lui è irraggungibile. Però vorrei dare "fastidio" a Marco Negri».

Tutino: «Cosenza, regaliamoci un sogno. Facciamo sei punti e vediamo»

Gennaro Tutino ha rilasciato a La Gazzetta del Sud una lunga intervista nella quale ha parlato della sua stagione di questo finale da campionato, nel quale quale il Cosenza vuole cullare il sogno play-off. Ecco le parole del bomber.

Vincere e sperare

«Il campionato non è ancora finito. Non regaleremo nulla a nessuno. A me nessuno ha mai regalato qualcosa. Vogliamo prendere qualcosa da questi ultimi 180′. Abbiamo due partite importantissime. Vogliamo migliorare il record di punti del Cosenza targato Guarascio, c’ero io all’epoca, inoltre la matematica ci dà ancora la possibilità di agganciare i playoff. Voglio segnare qualche altro gol. La squadra intende anche mantenere inviolata la porta, la difesa è tra le migliori. Eccoci – continua Tutino – sono tanti buoni motivi per fare bene. Il nostro campionato non è finito ad Ascoli. Vogliamo vincere con lo Spezia per brindare alla salvezza che non era affatto scontata. In passato sono retrocesse squadre con un certo blasone e budget importanti Lo stesso può accadere quest’anno. Dopo di che tutti a Como per cercare il colpaccio».

«Con lo Spezia vorrei il Marulla pieno»

«Il Cosenza ha centrato un primo grande obiettivo. La serie B è il minimo a cui possano ambire la città e la Società. Ecco perché vorremmo fare nostri questi ultimi sei punti. Mi piacerebbe vedere con lo Spezia un “Marulla” bello pieno. Lo meritiamo. Siamo riusciti a tirarci fuori da una situazione difficile, abbiamo dimostrato attaccamento alla maglia, giocando bene a calcio. Meritiamo un ulteriore riconoscimento dal nostro pubblico che per la verità ci è sempre stato vicino sia in casa che in trasferta. Ma vorrei un’ultima spinta decisiva. I tanti tifosi lontani da Cosenza presenti negli stadi del Nord? So che la nostra presenza li ricongiunge alla terra natale e che i nostri successi sono motivo d’orgoglio ma – spiega Tutino – anche quando le cose vanno male non ci abbandonano. Poi quando fai gol in certi stadi l’esultanza è più intensa, il pubblico è attaccato alla porta, tocchi con mano il loro calore».

«Che rammarico quei legni»

«Rammarico per i 9 legni colpiti? Penso a quello che posso fare ancora. Ma è chiaro che un pizzico di rammarico c’è riflettendo anche sui possibili errori commessi in quelle circostanze. La rete più bella? Quattro delle ultime cinque sono tutte da apprezzare. Forse quello con la Feralpisalò è da incorniciare. Perdevamo, era un momento particolare, venivamo da due sconfitte consecutive. Il classico gol che toglie le castagne dal fuoco. E comunque se ho fatto bene lo devo anche a tutti i miei compagni».

Cambio di rotta

«Al Cosenza quest’anno – spiega Tutino – si può dire tutto, tranne che non abbia provato a giocarsi la partita. L’atteggiamento è stato sempre lo stesso. Tranne 3 o 4 partite, su 36, ci può stare. Gli altri anni non è stato così, con tutto il rispetto per chi ci ha preceduto. Non abbiamo scrupoli di coscienza. C’è grande rammarico. Ma non è finita. Daremo filo da torcere ai nostri avversari al 101 per cento. Dopo il cambio di allenatore abbiamo avuto qualche difficoltà, poi mister Viali ha saputo invertire rotta È preparato sul piano tecnico-tattico, è bravi nei rapporti umani, ci abbiamo messo il nostro. Ed eccoci qua».

«Marulla è irraggiungibile»

«Io come Marulla? No, no. Gigi è Gigi. Un’icona, irraggiungibile. Io sono Gennaro Tutino e cerco di fare il massimo per lasciare un buon ricordo. Per ora vorrei dare fastidio a Marco Negri e toccare quota 19. Quando la gente ti vuole bene e ti stima forse è più facile esprimere le proprie qualità. Io qua sto bene e riesco a ottenere il massimo. La diffida? Starò attento, domenica. A Como potremmo giocarci qualcosa di serio. E voglio esserci. Ci credo. Ma credo soprattutto in quello che faccio e quindi faremo il massimo in campo. Poi tireremo le somme».