lunedì,Giugno 17 2024

San Lucido, 700mila euro per restaurare il campanile della chiesa del Rosario

Il sindaco Cosimo De Tommaso ha definito «un grande risultato» la comunicazione ricevuta dal MiC

San Lucido, 700mila euro per restaurare il campanile della chiesa del Rosario

Il Comune di San Lucido riceverà un finanziamento di 700mila euro per il rifacimento del campanile della Chiesa del Rosario. I fondi sono stati assegnati dal Ministero della Cultura nell’ambito della linea di azione 1 dell’investimento 2.4:  Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art), in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In totale si tratta di risorse pari a 129,3 milioni di euro per l’adeguamento e messa in sicurezza sismica in 167 luoghi di culto e torri/campanili.

Gli altri finanziamenti in Calabria

In Calabria, oltre al campanile della Chiesa del Rosario di San Lucido, beneficeranno dell’erogazione anche Catanzaro (800mila euro per la Chiesa di Santa Maria di Mezzogiorno), Cropani (1,9 milioni per la Chiesa Matrice o Collegiata di Santa Maria Assunta), Isola Capo Rizzuto (930mila euro per la Chiesa di Santa Maria Assunta ad Nives), Pallagorio (430mila euro per la Chiesa di Sant’Antonio da Padova) e San Mauro Marchesato (630mila euro per il Santuario del Soccorso).

Le parole del sindaco Cosimo De Tommaso

Il sindaco di San Lucido Cosimo De Tommaso ha definito «un grande risultato» la comunicazione ricevuta dal MiC, mentre il Ministro Gennaro Sangiuliano fa sapere che «il piano di nuovi interventi, da Nord a Sud, ci permette di continuare a dare concretezza ai nostri progetti di tutela e valorizzazione». «I tragici eventi sismici che negli ultimi decenni hanno colpito la nostra Nazione hanno costituito una seria minaccia anche nei confronti dei nostri beni culturali e in particolar modo di quelle chiese e di quei campanili di cui è ricco il nostro patrimonio artistico. Si tratta di luoghi identitari – ha concluso – che testimoniano cultura e storia dei territori e che richiamano turisti di ogni parte del mondo. Abbiamo il dovere non solo di metterli in sicurezza, ma di farne un’occasione di sviluppo socio-economico».

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