Aieta, il “sistema criminale” di Marsiglia e il conflitto d’interessi con la moglie
Gennaro Marsiglia viene descritto dagli inquirenti della procura di Paola e dalla Guardia di Finanza di Scalea come un soggetto spregiudicato, sia nelle funzioni di sindaco di Aieta sia di responsabile amministrativo nei comuni di Buonvicino e Maierà. AIETA E’ “COSA LORO”. Il gip del tribunale di Paola, Mesiti ritiene che il sindaco di Aieta,
Gennaro Marsiglia viene descritto dagli inquirenti della procura di Paola e dalla Guardia di Finanza di Scalea come un soggetto spregiudicato, sia nelle funzioni di sindaco di Aieta sia di responsabile amministrativo nei comuni di Buonvicino e Maierà.
AIETA E’ “COSA LORO”. Il gip del tribunale di Paola, Mesiti ritiene che il sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia abbia «realizzato un vero e proprio sistema di reiterata turbativa d’asta dei servizi e lavori pubblici, le cui procedere si sono puntualmente caratterizzate per anomalie procedimenti, anomalie tutte manifestamente strumentali a consentire l’assegnazione finale» alla cooperativa gestita di fatto dalla moglie Chiara Benvenuto. «Con in più – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – l’ulteriore anomalia di creare in capo della predetta cooperativa una situazione quasi di monopolio nella gestione dei più rilevanti servizi di pubblico interesse» dei Comuni finiti nell’inchiesta delle Fiamme Gialle. «Proprio con riferimento ad ipotesi siffatte di anomale concentrazioni di più appalti in capo al medesimo soggetto, di recente il Consiglio di Stato, con sentenza del 16 novembre del 2017, ha affermato essere ancora più intensa l’esigenza di una rigorosa applicazione del “principio di rotazione negli affidamenti, proprio ad evitare anomale concentrazioni – anche solo di fatto – in tale delicato settore”».
Marsiglia, secondo gli inquirenti, nel 2009 e 2010 avrebbe violato la normativa amministrativa, «creando le premesse per l’assegnazione degli appalti alla moglie». Ma, osserva il gip, «tali iniziali fatti non hanno alcun rilievo penale, in quanto realizzati in assenza di gara pubblica e quindi prima dell’entrata in vigore dell’art. 353 bis», mentre «i fatti successivi, invece, hanno assunto immediato rilevanza penale per l’intervenuta novella normativa». Tra gli appalti per cui non è stato possibile procedere, vi è quello della pulizia e raccolta di rifiuti che, secondo i finanzieri, «è stato artificiosamente spezzato in due tronconi, entrambi assegnati alla cooperativa Artemisia».
Nel 2010 invece Marsiglia «ha deliberato, in favore della moglie, l’affidamento della cura dei servizi cimiteriali e piccola manutenzione e immobili comunali, con base d’asta di mille euro mensili – previa consultazione di tre ditte per i servizi cimiteriali e piccola manutenzione immobili comunali, da luglio 2010 a luglio 2013». E ancora: «In merito alle ditte consultate, due su tre (Nova Gens di Diamante e Pratex di Tortora) – fa notare il gip di Paola – erano clienti dello studio associato di Marsiglia, e la terza ditta, ossia la cooperativa Artemisia, era presieduta dalla moglie Chiara Benvenuto», che si è aggiudicò i lavori, poi prorogati fino al 2016 agli stessi prezzi e per la stessa durata, ovvero 27mila e 967 euro, riferiti a ciascun triennio di affidamento.
CONFLITTO DI INTERESSI. Il gip Mesiti aggiunge che «è palese il conflitto di interessi tra Gennaro Marsiglia e la cooperativa Artemisia, atteso che la presidente Chiara Benvenuto già dal 2008 era coniuge» del sindaco di Aieta. «Il conflitto di interessi è ulteriormente aggravato dalla circostanza che la Nova Gens e Pratex fossero già nel 2010 clienti dello studio associato Marsiglia e che, dopo il 2011, era diventato cliente dello studio associato anche la cooperativa Artemisia». Per cui «è evidente la natura preordinata e artificiosa di tale consultazione». Per due ragioni: la prima perché «Marsiglia era in grado di conoscere preventivamente e quindi di indirizzare le offerte sia alla moglie quale presidente di Artemisia che dei suoi clienti», la seconda perché «il Comune di Aieta con sindaco proprio Marsiglia utilizza il medesimo schema per l’affidamento di servizio analogo di pulizia ed infatti sono invitate le medesime tre cooperative e ancora una volta risulta aggiudicataria l’Artemisia».
Da tutto ciò, lo studio associato Marsiglia&Forestieri ha avuto «un arricchimento indiretto attraverso gli emolumenti riconosciuti alla moglie dalla Cooperativa Artemisia, compensi che per Chiara Benvenuto rappresentano l’unica fonte di reddito». Calcolando le somme date dalla Cooperativa allo studio associato e quelle percepite dalla moglie del sindaco, «il prezzo complessivo della corruzione, tra arricchimento diretto e indiretto, è di 88mila e 896 euro». (Antonio Alizzi)