mercoledì,Maggio 15 2024

LANDE DESOLATE | L’inchiesta su Oliverio e Barbieri stava per saltare

Ecco la lettera del procuratore capo Nicola Gratteri per accelerare l’inchiesta sul governatore Oliverio e l’imprenditore Barbieri. Ci sono voluti più di due anni per mettere insieme il puzzle investigativo dell’inchiesta “Lande Desolate” ed arrivare alle conclusioni accusatorie della Dda di Catanzaro sui rapporti tra l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri e il governatore Mario Oliverio.  L’indagine

LANDE DESOLATE | L’inchiesta su Oliverio e Barbieri stava per saltare

Ecco la lettera del procuratore capo Nicola Gratteri per accelerare l’inchiesta sul governatore Oliverio e l’imprenditore Barbieri.

Ci sono voluti più di due anni per mettere insieme il puzzle investigativo dell’inchiesta “Lande Desolate” ed arrivare alle conclusioni accusatorie della Dda di Catanzaro sui rapporti tra l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri e il governatore Mario Oliverio. 

L’indagine in questione nasce da un’inchiesta della Finanza su piazza Bilotti e le possibili infiltrazioni mafiose dei clan cosentini attraverso “imprenditori amici”. Ma le Fiamme Gialle, andando avanti nelle conversazioni intercettate tra Barbieri e i suoi interlocutori, indirizzano l’attività investigativa sulla Regione Calabria, focalizzando l’attenzione sugli impianti sciistici di Lorica e sull’aviosuperficie di Scalea. Piazza Bilotti, vedremo in altri servizi, rimane in sospeso per altri motivi.

La carenza di organico alla procura di Catanzaro

Il procuratore capo Nicola Gratteri ogniqualvolta è invitato in una trasmissione televisiva, oltre a spiegare la genesi della ‘ndrangheta, ribadisce che nel suo Distretto giudiziario v’è una carenza di organico sia a livello investigativo, quindi carabinieri, poliziotti e finanzieri, sia tra i magistrati inquirenti. In più occasioni ha lanciato un grido d’allarme sul fatto che il ministero della Giustizia dovesse procedere con il completamento della pianta organica che poteva minare il buon esito delle indagini. Il rischio c’era, in particolare modo per l’inchiesta “Lande Desolate”. Ecco in esclusiva la lettera scritta da Gratteri per unire le forze e completare le indagini, con relativa richiesta di misura cautelare all’ufficio gip del tribunale di Catanzaro. 

«Gravità dei fatti in contestazione»

Prima di entrare nel merito della lettera scritta dal procuratore capo Nicola Gratteri, è giusto ricordare che negli ultimi anni la Dda di Catanzaro ha vissuto numerosi avvicendamenti. E’ il 16 febbraio del 2017 quando Gratteri si mette davanti al computer e fa il punto della situazione.

Così dopo aver spiegato la fattibilità dell’unione dei due procedimenti penali, uno dei quali già assegnato ai procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri, poi passato a guidare la Dda di Reggio Calabria, Vincenzo Luberto e al pm Camillo Falvo, «e la necessità di provvedere tempestivamente alla trattazione del procedimento penale in questione, attesa la segnalata “gravità dei fatti in contestazione”» assegna il fascicolo anche al sostituto procuratore Alessandro Prontera, impegnato nei reati contro la pubblica amministrazione.

La Dda di Catanzaro chiede gli atti su piazza Bilotti

Grazie a questa lettera, l’indagine contro Barbieri ed Oliverio procede a passo spedito. E il primo atto firmato dal pm Prontera, unitamente al procuratore aggiunto Bombardieri, è quello di chiedere una copia degli atti alla procura di Cosenza sul procedimento penale archiviato relativo alla realizzazione di piazza Bilotti. La richiesta arriva sul tavolo del procuratore aggiunto Marisa Manzini, che delega la Finanza a consegnare i quattro faldoni ai colleghi di Catanzaro.

“Lande desolate” prima della fine del 2018 lascia il “segreto istruttorio” e piomba come un macigno sulla Regione Calabria. (a. a.)

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