martedì,Marzo 19 2024

M5S: «’NDRANGHETA PROBLEMA NAZIONALE, LO STATO C’È MA SERVE ANCHE RISCOSSA CIVILE»

In una nota il M5S apprezza il lavoro della Dda di Catanzaro ma evidenzia che per battere la 'ndrangheta serve anche la società civile.

M5S: «’NDRANGHETA PROBLEMA NAZIONALE, LO STATO C’È MA SERVE ANCHE RISCOSSA CIVILE»

«L’ennesima inchiesta guidata da Nicola Gratteri contro la ’ndrangheta, denominata “Basso profilo”, desta scalpore e preoccupazione, restituendo un quadro allarmante nel quale lo scorrere della vita sociale è inquinato da tentacolari infiltrazioni mafiose». Lo affermano in una nota i parlamentari del M5S Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, Elisa Scutellà, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Giuseppe Fabio Auddino, Riccardo Tucci e Paolo Parentela.

«Un’operazione – prosegue la nota dei pentastellati – che coinvolge imprenditori, politici, società civile e che riguarda non solo la Calabria, come avviene sempre più spesso, bensì anche altre zone del Paese, facendo emergere un dato che da tempo è divenuto costante: la piaga della ‘ndrangheta è un problema nazionale e internazionale, e come tale bisogna affrontarlo. L’operazione, fra l’altro, cade a pochi giorni dall’inizio del primo maxi processo calabrese della storia contro la ‘ndrangheta. Questo vuol dire che l’offensiva dello Stato è in atto e che la risposta delle istituzioni, con la Direzione Investigativa Antimafia coordinata dalla procura di Catanzaro in prima linea, c’è ed è decisa».

«Tuttavia – proseguono gli esponenti pentastellati -, affinché tale risposta sia anche decisiva non sono sufficienti magistrati coraggiosi e bravi investigatori, è necessaria anche una ferma volontà politica e una fragorosa riscossa civile. E’, infatti, necessario l’impegno costante e intransigente di tutti, il rigetto di qualsivoglia forma di compromesso, di aderenza, di collusione con i centri e le ramificazioni dei poteri criminali. La ‘ndrangheta – concludono i portavoce del M5S – è un cancro sociale che possiamo, e dobbiamo, debellare, un ostacolo alla crescita dei nostri territori da rimuovere con tutte le forze».

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