mercoledì,Maggio 29 2024

In Italia crollano le immatricolazioni di autobus, Calabria in controtendenza: +13%

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada.Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend

In Italia crollano le immatricolazioni di autobus, Calabria in controtendenza: +13%

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada.Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesantii n Calabria, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro*del parco circolantein Regione e nelle singole provincecalabresi.

Calabria in controtendenza: a Cosenza +8,3% di nuovi autobus immatricolati

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto mercicon oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in menorispetto al 2019. In Calabria la diminuzione è più importante e arriva al -21,8% e il -14,6% del calototale si registra a Cosenza.

Uno scenario simile si presenta per iltrasporto persone dove le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). In controtendenza con la media nazionale, la Calabria fa registrare una crescita del 13%. All’interno della regione Cosenza dà segnali positivi e segna un +8,3% di nuove targhe.

Alimentazione, a Cosenza l’elettrico allo 0,1% e scompare l’ibrido

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merciin Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno).La Calabria segue i valori medi nazionali con una preponderanza netta di gasolio (quasi al 95%), seguita dal benzina (che sfiora il 4%). Sotto l’1% le altre fonti di alimentazione.L’elettrico fa registrare uno scarso 0,1% concentrato a Cosenza, dove però l’ibrido rimane a quota 0.

Il parco autobus nel nostro Paese registranel 202099.883 unità.Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido.

Anche in Calabria la quasi totalità degli autobus sono a gasolio (97,7%), con una piccola percentuale di mezzi a metano (1,6%) e uno 0% di ibridi. L’elettrico si trova solo in due province, con uno 0,1% di Cosenza.

Calabria prima in Italia per anzianità di autocarri

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Peggiora la situazione in Calabria, dove la fascia preponderante è quella dai 15-20 anni (sopra il 21%) seguita a pochi punti percentuale, dai 20-30.La Calabria è anche la regione italiana con la maggiore presenza di mezzi con anzianità da 30 a 40 anni (18,2%) e quella con la maggior quota di veicoli di 40 anni e oltre (9,5%).

Tra le province con parco più anziano, Cosenza ha il 27% di veicoli di oltre 30 anni e solo il 7% di autocarri di massimo 5 anni. 

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante.Stesso schema, ma con numeri un po’ più preoccupanti, in Calabria, dove i mezzi più recenti scendono a quota 10,4%, mentre quelli più anziani salgono a sfiorare il 39%.Percentuali uguali nella provincia di Cosenza dove gli autobus giovani sono il 10,9% del totale e quelli più datati il 39,8%.

Euro 0,1 e 2 ancora molto diffusi

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%).In Calabria le classi ambientali più datate si attestano al 53,1%, percentuale quadrupla rispetto alle categorie più giovani. In questo contesto, Cosenza segue l’andamento regionale ospitando il 12,8% di Euro 5 e 6 e ben il 52,3% di Euro 0, 1 e 2.

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%.Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Calabria la percentuale di Euro 5 e 6 arriva al 24,1%, scontrandosi ancora una volta con un duro 45,4% delle classi più datate. Rispetto alla classifica nazionale, si nota una forte presenza degli autobus Euro 0 in regione. A Cosenza questa categoria rappresenta il 26,1% del totale, una percentuale troppo alta, ben al di sopra della somma di Euro 5 e 6 (che si fermano al 24,9%).

Considerando categoria euro e anzianità, l’Italia è spaccata in due: il parco circolante è più giovane nelle regioni del Nord e del Centro mentre è più datato nelle regioni del Sud Italia.

La circolazione di mezzi di trasporto vecchi e con classi ambientali datate peggiora sensibilmente la situazione delle emissioni nell’ambiente e la sicurezza della circolazione, e pone l’accento sulla necessità di accelerare il ricambio di questi mezzi con altri più nuovi, sicuri e meno inquinanti, perché dotati di tecnologie recenti.

Gruppo Continental

Continental sviluppa tecnologie intelligenti, connesse e sostenibili per il trasporto di beni e di persone. Fondato nel 1871 il produttore internazionale di pneumatici, fornitore automotive e partner industriale, offre soluzioni sicure, confortevoli, personalizzate e convenienti. Il Gruppo ha generato nel 2020 un volume di affari pari a 37,7 miliardi di euro impiegando più di 235.000 dipendenti in 58 paesi in tutto il mondo. Nel 2021 Continental celebra il 150° anniversario.

www.continental-corporation.com

La divisione Pneumatici conta 24 siti di produzione e sviluppo in tutto il mondo. Tra i principali produttori di pneumatici con più di 56.000 dipendenti, la divisione ha registrato un fatturato di 10,2 miliardi di euro nel 2020. Continental si colloca tra i leader delle tecnologie di produzione di pneumatici con un’ampia gamma di prodotti per autovetture, veicoli commerciali e due ruote. Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, Continental garantisce un importante contributo alla mobilità sicura, economica ed ecologicamente efficiente. Il portafoglio della divisione Pneumatici include servizi per il commercio di pneumatici e per le applicazioni per flotte, nonché sistemi di gestione digitale di pneumatici per veicoli commerciali.

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