sabato,Maggio 18 2024

Omicidio Luca Bruni, la Dda di Catanzaro: «Ergastolo per Ettore Sottile»

Nuovo filone processuale sull'assassinio dell'ultimo boss della famiglia "Bella bella" di Cosenza. L'udienza si svolge con il rito abbreviato. Ecco la richiesta della pubblica accusa

Omicidio Luca Bruni, la Dda di Catanzaro: «Ergastolo per Ettore Sottile»

Il pubblico ministero antimafia Vito Valerio, ha chiesto il “fine pena mai” per Ettore Sottile, imputato in abbreviato, nell’ambito del processo sull’omicidio di Luca Bruni, assassinato da Daniele Lamanna e Adolfo Foggetti, su mandato di Franco Bruzzese e Maurizio Rango, in una contrada di Castrolibero, nel gennaio del 2012. L’imputato, condannato in via definitiva per associazione mafiosa nel procedimento “Nuova Famiglia“, è accusato di aver partecipato alle fasi preliminari del delitto di mafia e all’occultamento del cadavere, fatto ritrovare da “Il Biondo“, il 17 dicembre 2014, dopo aver iniziato a collaborare con la giustizia.

La contestazione contro Ettore Sottile è simile a quella che la pubblica accusa aveva sostenuto contro Marco Abbruzzese, assolto dal reato di omicidio ma condannato solo per l’occultamento del corpo di Luca Bruni. Infatti, nel corso dell’udienza svoltasi nella giornata del 7 aprile 2022 dinanzi al tribunale distrettuale di Catanzaro, la difesa di Ettore Sottile, relativamente a quest’aspetto, ha chiesto di acquisire la sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’Assise di Cosenza (presidente Paola Lucente; giudice a latere Marco Bilotta) nei confronti dei fratelli Abbruzzese, Marco e Luigi (assolto da tutti i capi d’accusa).

Nella prossima seduta processuale, invece, toccherà agli avvocati Cesare Badolato e Pasquale Naccarato, ribaltare l’assunto accusatorio nei confronti del loro assistito. È possibile quindi che vengano acquisiti ulteriori documenti che, dal punto di vista difensivo, facciano emergere la non colpevolezza di Ettore Sottile, in riferimento ai capi della rubrica imputativa, essendo un assassinio, quello di Luca Bruni, che ha già vissuto filoni processuali passati in giudicato, come testimoniano le assoluzioni di Francesco Patitucci e Roberto Porcaro. Quello odierno, dunque, è un processo che viaggia in parallelo con quanto già emerso a Cosenza nel dispositivo della Corte d’Assise. La sentenza, tenuto conto delle possibili repliche della Dda di Catanzaro, potrebbe arrivare dopo la fine dell’estate.

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