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Green pass e mascherine al chiuso: ecco cosa cambia da domani

Da domenica 1° maggio 2022 verranno adottate nuove regole anti-covid, sempre più leggere: le novità dopo due anni di pandemia

Green pass e mascherine al chiuso: ecco cosa cambia da domani

Da domani, domenica 1 maggio 2022, si apre una fase nuova contro il covid con nuove regole e misure per Green pass e mascherine al chiuso.

Mascherine al chiuso, obbligo o raccomandazione: ecco dove

Per quanto riguarda l’obbligo delle mascherine al chiuso l’obbligo resta fino al 15 giugno solo in alcuni luoghi, come ospedali, cinema e mezzi pubblici. Anche a scuola le mascherine Ffp2 continueranno a essere utilizzate, fino alla fine dell’anno scolastico, come già previsto dal decreto del marzo scorso.

Mascherine al chiuso, Ffp2 raccomandate nei luoghi di lavoro pubblici. E’ quanto prevede la circolare firmata dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, indirizzata a tutte le amministrazioni pubbliche, sulla base dell’ordinanza emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che contiene la raccomandazione all’utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico senza tuttavia prevedere alcun obbligo specifico.

La circolare, si legge in una nota, contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza del ministro Speranza nei luoghi di lavoro pubblici. Sarà cura di ogni amministrazione impartire tempestivamente le necessarie misure operative, tenendo conto delle condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti.

L’uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.

La presidenza della Cei in una lettera ai Vescovi italiani, dal 1 maggio al 15 giugno prossimi, raccomanda ai fedeli di continuare ad utilizzare la mascherina a messa. “L’andamento dei contagi – rimarca la Cei – risulta costante da qualche settimana e tale dato porta a confermare le indicazioni della Presidenza contenute nella comunicazione dello scorso 25 marzo facendo tuttavia presente che l’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali”.

“Si segnala, tra l’altro, che a partire dal 1° maggio 2022 non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle Parrocchie. Parimenti – scrive la presidenza della Cei – non è necessario il Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano”.

Nei supermercati non esiste più l’obbligo della mascherina, per il commesso dipende dal protocollo dell’azienda che può aver sottoscritto un documento con le associazioni di categoria o datoriali – ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – Questo può prevedere l’uso della mascherina ma è scelta non più dettata da obbligo normativo”.

Green pass

Il decreto covid del 17 marzo scorso stabilisce inoltre dal 1° maggio l’eliminazione del Green pass per l’accesso al luogo di lavoro. Eliminazione del Green pass dal 1° maggio anche per bar e ristoranti anche al chiuso; – mense e catering continuativo; – accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri) e a eventi sportivi ; – studenti universitari; – centri benessere; – attività sportive al chiuso e spogliatoi; – convegni e congressi; – corsi di formazione; – centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso; – concorsi pubblici; – sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; – colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari; – feste al chiuso e discoteche; – mezzi di trasporto.

Fino al 31 dicembre 2022 resta però l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA; fino alla stessa data rimane obbligatorio il Green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali. Per le forze dell’ordine, le forze armate, il personale della scuola e delle università, ma anche gli over 50 l’obbligo vaccinale resta in vigore fino al prossimo 15 giugno.

Smart working

Smart working, è arrivata la proroga per i lavoratori fragili, nella pubblica amministrazione e privati. E’ stato infatti approvato, riferisce il ministero del Lavoro, “in Commissione Affari Sociali alla Camera l’emendamento, fortemente sostenuto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, che proroga al 30 giugno il regime di tutela per i lavoratori fragili (diritto allo smart working per tutti i fragili e, per specifiche categorie di fragili, ove non sia possibile svolgere lavoro in modalità agile, equiparazione al ricovero ospedaliero), in sede di esame del disegno di legge di conversione al decreto-legge n. 24 del 2022 (Covid riaperture)”.

Prorogato, inoltre, il diritto allo smart working anche per i genitori di figli con fragilità, nonché, fino al 31 agosto, le modalità di comunicazione semplificata per lo smart working per tutti i lavoratori del settore privato.

Mascherine al chiuso: dove resta l’obbligo e dove no

Mascherine al chiuso, dall’1 maggio via l’obbligo ma non ovunque. Cambiano da domani regole e misure anti-covid valide fino al 15 giugno. Bisognerà continuare a utilizzare le mascherine sui mezzi di trasporto, a scuola e anche negli ospedali, ma se ne potrà fare a meno in molti altri luoghi, compresi supermercati e ristoranti.

La raccomandazione del ministro della Salute Roberto Speranza, poiché “i numeri ci dicono che la pandemia è ancora in corso e occorre un approccio prudente, bisogna insistere con l’utilizzo della mascherina in tutte le occasioni in cui si rischia il contagio”.

Mezzi di trasporto – Qui le regole non cambiano. Resta l’obbligo di indossare la Ffp2 sia nel trasporto pubblico locale (bus, tram, metro) e a lunga distanza (treni, traghetti, aerei).

Lavoro – Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati, non è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine: sono solo raccomandate. Tuttavia i datori di lavoro, nel settore privato, se ritenuto opportuno, potranno decidere di mantenere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione. Per quanto riguarda gli uffici pubblici, l’uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.

Teatri, cinema, locali intrattenimento – Nessun allentamento. A chiunque voglia recarsi in uno di questi luoghi, sarà richiesta la Ffp2. L’ordinanza specifica che l’obbligo vale anche per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale da concerto, locali di musica dal vivo e altri luoghi assimilati.

Sport – In questo caso, si distingue tra eventi che si svolgono al chiuso o all’aperto. Il nuovo provvedimento prevede l’obbligo di indossare la mascherina (FFp2) solo nel primo caso, ma il dispositivo di protezione resta raccomandato nel secondo, soprattutto in caso di assembramenti.

Bar e ristoranti, negozi e centri commerciali, parrucchieri – Qui la mascherina dall’1 maggio non sarà più obbligatoria. Così come dal barbiere, dal parrucchiere, dall’estetista e in uffici pubblici, banche, poste, musei, discoteche. Ma trattandosi di luoghi al chiuso ‘pubblici’ o ‘aperti al pubblico’ l’utilizzo è raccomandato.

Scuola – Qui l’obbligo resta fino alla fine dell’anno scolastico.

Chiesa – La presidenza della Cei in una lettera ai Vescovi italiani, dal 1 maggio al 15 giugno prossimi, raccomanda ai fedeli di continuare ad utilizzare la mascherina a messa. “L’andamento dei contagi – rimarca la Cei – risulta costante da qualche settimana e tale dato porta a confermare le indicazioni della Presidenza contenute nella comunicazione dello scorso 25 marzo facendo tuttavia presente che l’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali”.

“Si segnala, tra l’altro, che a partire dal 1° maggio 2022 non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle Parrocchie. Parimenti – scrive la presidenza della Cei – non è necessario il Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano”.

Strutture sanitarie – In questo caso l’obbligo vale per tutti – lavoratori, utenti e visitatori – ma si parla genericamente di dispositivi di protezione. La misura non riguarda solo gli ospedali ma anche le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese quelle di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti

fonte: Adnkronos

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